“In primo luogo, Cirielli – evidenziando il gravissimo sforamento del Patto di Stabilità (per oltre 14 milioni di euro: sic!) lasciato in eredità al Presidente Canfora dal suo “amico” Iannone – smentisce clamorosamente le favole raccontate in questi giorni, ad edicole unificate, dal suo sodale nominato “facente funzioni”. Ormai è chiaro anche all’osservatore politico più distratto: questi signori, un nugolo di reduci fascisti assurti affamati al potere dopo lustri indelebili di emarginazione politica e sociale, passeranno alla storia dell’Ente soltanto per avere sforato ben due volte il Patto di Stabilità (2012 e 2014), per aver battuto ogni record in materia di spese pazze per gli staffisti e per l’umiliante vicenda della “quadriglia impazzita” dei 43 assessori provinciali. In parole povere, lorsignori – disamministrando per 5 anni – sono riusciti nel capolavoro politico di coniugare la mortificazione della dignità dell’Istituzione Provincia con il dissanguamento delle casse dell’Ente!”
“Che dire: chapeau! Cirielli, poi, non contento di sbugiardare involontariamente il suo “amico” Iannone, si inerpica pericolosamente su un terreno a lui completamente ignoto, il diritto, scrivendo delle corbellerie sesquipedali nel tentativo (invano…) di interpretare il Regolamento sull’Organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Provincia. Il deputato, inoltre, non riuscendo proprio a controllare la penna, si avventura – dimostrando un forte sprezzo del pericolo – in una grottesca esegesi del curriculum dell’avvocato Di Nesta, professionista di eminente valore e di straordinaria preparazione”.
“Verosimilmente, qualche “amico” del deputato – che confidava nel fatto che la ricreazione potesse continuare ancora per qualche anno – è particolarmente nervoso per l’ottimo lavoro che il Direttore Di Nesta sta svolgendo a Palazzo Sant’Agostino. Il deputato Cirielli, infine, si interroga retoricamente sui criteri che avrebbero orientato il Presidente Canfora a scegliere l’avvocato Di Nesta quale Direttore Generale della Provincia. Classico esempio di bue che chiama cornuto l’asino! Anche i cittadini salernitani, infatti, si sono sempre interrogati sugli imperscrutabili criteri che hanno portato il signor Iannone – mai votato neppure dall’assemblea del proprio condominio – ad assumere le funzioni di Presidente “facente funzioni” della Provincia di Salerno. Forse solo perché fedele “amico” del loquace deputato?”.
Comunicato Ufficiale – Nicola Landolfi Segrertario Provinciale PD