“Avviare nel 2014 un cantiere finanziato con fondi della programmazione 2007-2013 – dice Lina Lucci – è una sciagura, non certo un fiore all’occhiello. Mi meraviglio ancora di come l’assessore Cosenza, mettendo a serio rischio la sua reputazione professionale e la sua credibilità istituzionale, abbia ancora il coraggio di vantarsi di essere il “coordinatore dei Grandi Progetti su delega del presidente Caldoro”, quando, a giudicare dai risultati raggiunti, ci interroghiamo sul ruolo che abbia concretamente svolto in questo importante segmento della spesa Fesr 2007-13, tenuto conto delle deludenti performance che hanno costretto Caldoro a mettere in campo in extremis un’azione di recupero con le procedure di accelerazione della spesa”.
“Quanto ai ‘sentiti ringraziamenti’ rivolti al commissario Karrer per il lavoro che sta svolgendo, Cosenza dovrà spiegare molto presto a un’ampia comunità e soprattutto ai giovani della Campania perché si sia perduta un’altra straordinaria occasione di lavoro, quando all’Europa saranno restituiti quasi interamente i 154 milioni di euro stanziati sul Grande Progetto del Porto di Napoli. E dovrà anche spiegare cosa ha fatto, in questa come in altre occasioni, per evitare un grande imbarazzo a tutta la Giunta. Basta con questi giochetti di reciproci ringraziamenti tra uomini delle istituzioni che si coprono le spalle a vicenda, tentando di occultare le loro colpe agli occhi dell’opinione pubblica” conclude la leader campana della Cisl.
LA REPLICA DELLA REGIONE CAMPANIA
”In riferimento alle affermazioni del segretario regionale della Cisl Lina Lucci sui porti di Salerno e di Napoli si evidenzia che le stesse contengono varie imprecisioni”. E’ quanto si legge in apertura di una nota diffusa dall’ufficio stampa della Giunta regionale della Campania in cui si replica al segretario della Cisl Campania Lina Lucci sul tema porti. ”Su Salerno – prosegue la nota – la notizia buona non è certo l’autorizzazione sismica, che per un progetto fatto bene è un dovere istituzionale, ma la partenza piena del primo cantiere, che si chiuderà nel 2015, così come il secondo lotto che seguirà a breve e si concluderà sempre entro l’anno.
Più problematico si presenta il dragaggio, come a Napoli, per la tanta burocrazia che si deve affrontare che rallenta anche i lavori nel capoluogo regionale. Per la più breve storia che ha il porto di Salerno, è attesa una caratterizzazione dei sedimenti meno problematica di Napoli”. ”Per quanto concerne Napoli – si legge nella nota – il ringraziamento dell’assessore Cosenza a Karrer, le cui competenze sono note, è dovuto al fatto che – come lui dice – ‘lavora in un condominio rissoso’, e non è facile.
Ma le gare per il depuratore con fondi propri e le due gare per la riqualificazione stradale e fognaria con fondi del grande progetto sono un fatto incontestabile. Così come è inconfutabile che il grande progetto potrà andare a cavallo con la prossima programmazione. Come si fa a sostenere che le risorse per il porto andranno perse? Lina Lucci, che ha sempre puntato con tanta passione sul porto di Napoli, organizzando convegni nazionali, queste cose le sa benissimo”.
”I Grandi progetti regionali – si spiega nella nota – valgono complessivamente 2,7 miliardi di euro e dal loro avvio e dalla loro attuazione passa il futuro della Campania. La giunta regionale ritiene doveroso informare i cittadini sui vari ‘step’, nell’ottica di una amministrazione trasparente. Ad oggi, grazie ad una incessante azione di coordinamento con gli enti beneficiari e con la task force governativa, comprese le due autorità portuali, fra opere in esecuzione e gare approvate in via definitiva si è ampiamente superato il 50% del quadro economico complessivo.
I cantieri delle metropolitane, della banda ultra larga, della statale 268 del Vesuvio, sono una bellissima realtà. Considerando anche le gare in corso siamo al 70%. Con le gare che gli enti beneficiari hanno in programma nelle prossime settimane si arriverà all’80%”. ”Proprio il gran numero di bandi degli ultimi 18 mesi nell’ambito dei grandi progetti – si conclude la nota – pari ad oltre un miliardo di euro, è un primato riconosciuto alla Campania dalla Commissione europea e dalla stessa task force governativa”.