La facile riflessione consiste nel fatto che un partito che non è capace di intraprendere neanche le decisioni interne figuriamoci come potrebbe governare la Regione.
Gli interrogativi riguardano il perché si continua a rinviare: in realtà non si vuole tenerle? si vuole tenerle con esito in vitro? si teme che la lotta “senza scrupolo” tra candidati pronti a mettere in campo tutto e tutti riveli a conferma definitiva cosa in realtà sono o diventano le primarie del PD? Tu ne quaesieris, scire nefas. Direbbe Orazio. Le risposte le darà il tempo ma è certo che una classe dirigente così farebbe tornare la Campania ai tristi tempi in cui era governata dal centrosinistra: la Regione dello scandalo sanità, dell’emergenza rifiuti, dei fondi comunitari persi o sperperati in sussidi clientelari”.