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Pd. primarie: Cozzolino, no a sospensioni della democrazia 

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 “Avevamo chiesto un cambio radicale di approccio nel Pd al tema della scelta del candidato Presidente. Occorre davvero uno spirito unitario, un coinvolgimento di ogni personalità e singolo militante per tornare dopo tanti anni a vincere”.Lo afferma l’eurodeputato Pd Andrea Cozzolino, candidato alle primarie del 22 febbraio. “Continua invece ad andare in scena l’esatto contrario, a partire dall’estenuante tentativo di non far celebrare le primarie, strumento fondativo del Pd. Proseguono bizantinismi regolamentari, su date, rinvii, termini, che hanno l’unico effetto di lasciare l’idea nell’opinione pubblica di un partito che non riesce a decidere su nulla. Noi abbiamo ben chiare le priorità: innanzi a tutto vengono i problemi concreti della nostra comunità; dal lavoro alla sanità dai trasporti all’ambiente. Sarebbe un delitto politico non riportare al governo della regione il Partito democratico. Il centro destra è al tracollo, il movimento 5 stelle continua a restare chiuso in se stesso.

La Campania ha bisogno del ritorno al governo del PD. Per questo daremo il nostro contributo fino in fondo”. Per Cozzolino “girano autentici ‘avvelenatori di pozzi’ nel Pd che con motivi del tutto inventati di volta in volta cercano di metterla in rissa ed impedire il libero pronunciamento con il voto dei nostri iscritti, simpatizzanti e di tutto il popolo del centro sinistra. Noi non cadremo in questa trappola. Le primarie vanno fatte comunque se non si vuole dare al centro destra il più formidabile degli argomenti: la totale delegittimazione di tutto il gruppo dirigente del Partito democratico. Chi non ha ancora, dopo mesi e mesi, un candidato o candidata gradito lo schieri nelle primarie. Da parte nostra non ci sarà alcun problema di firme, date di presentazione e quant’altro. E’ il Pd che deve venire fuori dalla confusione totale e farlo subito. Anche sul ‘caso De Luca’”. “Abbiamo sempre saputo di poter vincere o perdere queste benedette primarie. Abbiamo avanzato la candidatura perché convinti di dare un contributo di governo e di merito alla Campania. Se non fossimo messi nelle condizioni di poterlo fare sarebbe gravissimo.

Sui fatti di Ercolano si intervenga subito e con la massima durezza. Ma gettare il bambino con l’acqua sporca è un’operazione suicida. In Campania, in ogni suo comune e realtà, alle primarie fin qui svolte, da Prodi a Veltroni fino a Bersani e Renzi, non è andata a votare la camorra ma il popolo del centro sinistra. Adesso non bisogna guardare in faccia a nessuno e punire chi ha consentito d’inquinare in modo così grave la comunità del Pd. Ma non si butti tutto all’aria. I meccanismi di iscrizione al Pd e di partecipazione alle primarie vanno tenuti sotto uno strettissimo controllo e magari vanno ripensate le regole a partire dalla creazione di un albo verificabile da chiunque. Ma arrendersi all’idea che dalle nostre parti la democrazia è sospesa è inaccettabile e ci batteremo fino in fondo con tutte le nostre forze perché ciò non avvenga”, conclude.
(ANSA).
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