«Non si ripercorrono solo le tappe del processo di costruzione delle forme organizzative con cui si è manifestato il protagonismo rurale -spiega l’autore – ma anche quelle che hanno riguardato l’evoluzione delle culture, dei modi di pensare e della percezione delle trasformazioni socio-economiche che sono avvenute nelle campagne». Un’attenzione particolare è rivolta al rapporto tra uomini e risorse ed alle innovazioni tecnologiche e si dà conto dell’ampiezza del sapere tecnico ed esperienziale accumulato nelle campagne riguardante il lavoro dei campi, l’uso delle acque, l’adattamento del territorio, la cura delle piante e degli animali. «La tesi che si intende sostenere – continua Pascale – è che per fronteggiare i problemi odierni, tra cui insicurezza alimentare, cambiamenti climatici, questione energetica e crisi finanziaria, l’agricoltura, nella sua dimensione non solo produttiva ma anche culturale, potrebbe svolgere una funzione essenziale, a patto però che recuperi la sua originaria funzione di generatrice di comunità».
Nel saggio si descrive il fenomeno della nuova ruralità – comparso in Europa tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso – e le forme peculiari con cui si manifesta nelle regioni mediterranee, in continuità con una tradizione che si caratterizza per una maggiore integrazione tra città e campagna, nonché per una diffusa presenza della pluriattività e dell’economia informale. «L’odierna ruralità mediterranea – continua l’autore – non è affatto “nostalgia del mondo rurale”, nuova “arcadia”, bensì rinnovata combinazione di attività in più settori e di soggetti sociali di diversa estrazione e provenienza, legati tra loro da relazioni di tipo collaborativo».
Nato a Tito (Pz) il 2 marzo 1955, Alfonso Pascale è vice-presidente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, nonché membro del Tavolo Permanente di Partenariato della Rete Rurale Nazionale in rappresentanza della Rete Fattorie Sociali. Dopo una lunga esperienza di direzione nelle organizzazioni di rappresentanza dell’agricoltura, ha promosso con altri l’associazione “Rete Fattorie Sociali”, di cui è presidente. Fa parte dell’associazione politico-culturale “Libertà Eguale” ed è socio di diverse organizzazioni: dell’associazione “Manlio Rossi-Doria” per studi e ricerche nel campo della politica economica, con particolare riferimento all’agricoltura, all’ambiente, al territorio ed allo sviluppo; dell’Istituto per gli Studi sui Servizi Sociali Onlus; dell’INSOR – Istituto Nazionale di Sociologia Rurale; dell’associazione “Alessandro Bartola” per studi e ricerche di economia e politica agraria.
Inoltre, è membro del comitato di redazione della rivista culturale “L’albatros” e collabora con l’Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA) e con le riviste “Le nuove ragioni del Socialismo”, “MondOperaio”, “Decanter”, “Ragioni Socialiste”, “La Rivista di Servizio Sociale”, “La Questione Agraria”, “L’Informatore agrario” e con i magazine on line “Agriregionieuropa” e “Teatro Naturale”.
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