La Regione Campania registra ogni anno un significativo flusso turistico nelle località montuose costiere ed interne (Costiera Amalfitana e Sorrentina, Cilento, Monti Picentini, Massiccio del Matese, ecc.) e frequenti sono gli interventi del CNSAS a seguito di richieste di aiuto di persone in difficoltà. Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ente preposto per normativa Nazionale e Regionale (L.R. 01/2008) alle attività di prevenzione e soccorso in ambiente impervio, è, infatti, una realtà ben radicata sul territorio regionale e ogni anno si trova a gestire in media 50 richieste d’intervento tecnico-sanitario suddivise tra recupero in ambiente ipogeo e in parete, ricerche dispersi, nonché situazioni rientranti nel campo della Protezione Civile e che richiedono la specifica competenza tecnica del Corpo.
Rappresentano ambito di intervento del CNSAS anche incidenti legati ad attività lavorative svolte in contesti rurali o montuosi ove le specifiche competenze del CNSAS possono fare la differenza nel soccorso, integrando gli enti ed i corpi statali già preposti alle attività di soccorso pubblico. Il Soccorso Speleologico in Campania è presente fin dagli anni ’60, quando in seno al gruppo speleologico del CAI di Napoli alcuni soci incominciarono ad organizzarsi in tal senso operando in maniera continua ed intensa e, nel 1999 il Consiglio Nazionale del CNSAS costituisce la XIV Delegazione Speleologica “Campania”, con competenza di interventi in grotta anche nel territorio della Regione Molise.
Bisogna aspettare però il 2005 per avere la prima vera squadra di soccorso alpino, formata da alpinisti ed arrampicatori dell’intera Regione, anche se maggiormente concentrati tra la Costiera Amalfitana, quella Sorrentina e l’isola di Capri. A seguito dell’accordo siglato oggi con la P.C. il CNSAS Campania incrementerà la propria dotazione di apparecchiature radio e attrezzature specifiche da utilizzare nelle operazioni di soccorso in ambiente impervio quali, a titolo esemplificativo, barelle e pali pescanti, oltre a GPS e ad una telecamera termica che in determinate circostanze facilita l’individuazione notturna di persone disperse in montagna. Inoltre, grazie a questo accordo i volontari CNSAS, contrariamente a quanto avvenuto finora, potranno contare da subito sul rimborso delle spese vive da parte della Regione Campania per quegli interventi di ricerca, soccorso e di Protezione Civile in cui la stessa Struttura Regionale di P.C. ritiene di dover attivare la componente specialistica del Soccorso Alpino e Speleologico (vedi L.225/92 ovvero istitutiva del Servizio Nazionale di Protezione Civile).
Enormi sono stati i sacrifici finora fatti da tutti i volontari del Corpo, come molte sono state le vite umane salvate e le persone in difficoltà messe in sicurezza. A questi volontari va il sentito ringraziamento del Responsabile Regionale del CNSAS, cosi come è necessario ringraziare chi ha ardentemente sempre sostenuto il CNSAS Campania come le sezioni Campane del CAI, il Raggruppamento Regionale CAI e la Federazione Speleologica Campana. Infine è necessario menzionare e ringraziare quanti con il loro interessamento, hanno reso possibile tale accordo, come l’ex Vice-Presidente della Giunta Regionale, on. Giuseppe De Mita, l’Assessore ai LL.PP. e Protezione Civile Ing. Eduardo Cosenza, il Dirigente Dott. Italo Giulivo, il Funzionario Dott. Pasquale Landinetti nonché la Direzione Nazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico per l’immancabile supporto burocratico.
E’ importante sottolineare altresì che il risultato ottenuto oggi non rappresenta per il CNSAS Campania un punto di arrivo ma un passaggio necessario e fondamentale per il continuo miglioramento della capacità operativa e della formazione tecnica, per l’incremento dell’organico e delle dotazioni ed anche per consolidare ulteriormente le sinergie tra il CNSAS e le altre strutture di soccorso pubblico.