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De Luca a TgCom: “La mia candidatura alle Primarie corrisponde al codice etico del Pd”

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Vincenzo De Luca candidato alle Primarie del Pd in Campania conferma, nel corso della trasmissione “Checkpoint” su Tgcom 24 di non ritirarsi dopo le ultime vicende giudiziarie che lo hanno riguardato (condanna per abuso d’ufficio e sentenza su incompatibilità per il doppio incarico di Sindaco e viceministro nel Governo Letta).

De Luca, nel corso di una lunga intervista ha  ripercorso le fasi che lo hanno portato alla condanna per abuso di atti d’ufficio. Poi ha parlato della sentenza della Corte d’Appello sulla incompatibilità:  “E’ stato un errore da parte del partito democratico non pretendere il rispetto della legge, la legge 400. Mi avevano offerto frattaglie per non farmi decidere niente e non ho accettato. Siamo – ha proseguito De Luca – in un paese di ipocriti nel quale facciamo i moralisti sulla pelle degli altri. Tutti silenti a cominciare da Enrico Letta”.

Il giornalista gli chiede se si sente vittima di una trappola da parte di settori del Pd. De Luca dice:  “Non mi piacciono le logiche del complotto o di trappola. Bisogna avere la responsabilità e l’onesta morale di pronunciarsi nel merito: ritenete giusto o sbagliato che debba essere escluso dalla vita pubblica uno che ha usato la frase project manager anziché coordinatore? “

Sulla Legge Severino dice: “La legge Severino deve essere mantenuta ma modificata in alcuni punti che sono sconcertanti. Questa legge è nata quando venivano fuori le varie ruberie, soprattutto nelle Regioni. L’approvazione di questa legge è stata una risposta all’indignazione popolare. Ci sono cose giuste ma anche cose sconcertanti. La prima è rendere uguali tutti i cittadini davanti alla legge. Non è giusto che questa legge vale per un sindaco e non per un parlamentare o per un ministro.  La Severino deve buttare furi i ladri e i tangentisti dalle istituzioni ma tutelare le persone perbene ed i funzionari delle amministrazioni che vivono nel terrore. C’è la paura della firma che paralizza l’Italia. La Severino – prosegue De Luca –  può anticipare una misura prudenziale ma solo per reati di grave pericolosità sociale. L’abuso d’ufficio può essere considerato un reato di alta pericolosità sociale?”

Il conduttore del programma parla del problema rifiuti in Campania. De Luca aggiunge: “Sono portatore di una esperienza amministrativa di assoluta eccellenza. Rifiuti nella mia città non ne abbiamo mai avuti. Ritrovarsi dopo 8 anni condannato per abuso in atti d’ufficio la trovo una cosa  sconcertante sol perché  nel diritto amministrativo l’espressione project manager non c’è. Qualcuno pensava che usando questa parola potesse esserci un vantaggio per la persona indicata. Ed invece il compenso è stato di 8 mila euro in un anno e mezzo”.

Il giornalista chiede a De Luca se si sente una anatra zoppa politicamente. “Assolutamente no – dice De Luca -. Mi sento  una persona che ha fatto il proprio dovere da sempre e che ha dedicato la sua vita alla comunità, che ha rappresentato un modello di amministrazione fatto di rigore e trasparenza assoluta. Intendo far valere questa mia condizione e lo farò rispettando le regole dello statuto del Pd. La mia candidatura rientra in quello che prevede il codice etico del partito, non c’è nessuna anomalia particolare. Noi dobbiamo garantire una sola cosa al partito nazionale: di poter fare una campagna elettorale a testa alta e potendo presentarci con caratteri di moralità e trasparenza, di fronte a chiunque e in ogni parte d’Italia.

Garantito questo – aggiunge – dobbiamo risolvere i problemi della Campania che sono giganteschi e sono irrisolti, a cominciare dalla tragedia della Terra dei Fuochi”. “C’è stata – ammette De Luca – una richiesta di riflettere attentamente sulla mia candidatura. E’ una richiesta che la segreteria nazionale aveva il diritto e il dovere di fare. Abbiamo riflettuto. Io ho riflettuto e non trovo nessuna ragione per fermarmi. Con me nessuno ha definito ‘inopportuna’la mia candidatura. C’era solo stata una richiesta di riflettere perché giustamente il partito nazionale vuole evitare che vi fossero strumentalizzazioni. Io ribadisco che non c’è da temere nulla. Noi possiamo fare la nostra battaglia a testa alta nei confronti di chiunque. Ci sono tutte le condizioni per andare avanti con grande serenità e civiltà nel confronto sulle primarie, lasciando la parola ai cittadini affinché si pronuncino.”.

Su Renzi e sulle correnti De Luca dice: “La corrente maggioritaria del partito in Campania sono io. Renzi? E’ un deluchiano della prima ora. Ad ogni modo stiamo esagerando la portata di questo problema. Ci sono tutte le condizioni per andare avanti con grande serenità e civiltà lasciando la parola ai cittadini . L’appoggio di Renzi? Conto sull’appoggio dei miei elettori e concittadini. Renzi fa bene a restare fuori da queste vicende”.

Su Cofferati e sui brogli in alcune sezioni durante le primarie in altre Regioni: “Non mi ha convinto la scelta di Cofferati, la considero sbagliata come consideravo sbagliata la sua candidatura. Sulla Liguria un grande polverone sproporzionato rispetto ai rilievi ed alle irregolarità individuate in quelle zone. Lo strumento delle Primarie e di alto profilo democratico ma si espone anche a degenerazioni, non è perfetto. In alcuni casi può accadere che qualcuno possa fare qualcosa di creativo. In Campania? Bisogna fare attenzione. La Campania è la culla della creatività.  Bisogna evitare che la creatività tracimi nel pulcinellismo”.

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