Le fatture sono destinate a tutti gli utenti che usufruiscono del servizio dal 2012. Si tratta di recuperi tariffari relativi agli anni 2006 – 2011, che si sono accumulati nel corso del tempo a causa dell’inadeguatezza delle tariffe deliberate in passato dall’Assemblea dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano. In pratica, le tariffe deliberate dall’Ente d’Ambito e applicate da GORI in quegli anni non assicuravano la copertura dei costi di gestione, con la conseguenza che l’azienda ha maturato un significativo credito. L’importo dei recuperi è stato deliberato dall’Ente d’Ambito già nell’ottobre 2012.
Netta la posizione assunta dalla Rete dei Sindaci, sodalizio cui fa parte anche il Comune di Fisciano grazie ai referenti di zona il Sindaco Tommaso Amabile e l’assessore al bilancio Franco Gioia, tra i più attivi nella conduzione di questa battaglia. L’imperativo comune è quello di liquidare la Gori e riportare la gestione del servizio idrico nelle competenze degli enti locali.
Non a caso lo scorso 17 gennaio a Napoli, c’è stata una grande mobilitazione con la partecipazione di migliaia di persone provenienti dai 76 Comuni appartenenti all’Ambito Sarnese Vesuviano per dire “no” agli abusi della Gori e sostenere la battaglia giudiziaria davanti al Tar Campania per la ripubblicizzazione del servizio idrico. A Rappresentare il Comune di Fisciano con la fascia tricolore c’era l’assessore Gioia.
Inoltre, già dallo scorso mese di dicembre, molti utenti hanno compilato e inviato il modulo per ottenere la sospensione del pagamento delle “partite pregresse ante 2012”, con le quali si chiede il pagamento di tali tributi esosi.
Voi a Fisciano avete almeno comunicato ai ciitadini quanto sta succedendoe avete presa una precisa posizione rispetto alla GORI, qui a Mercato San Severino si naviga nel buio, anzi i cittadini non devono sapere e devono solamente pagare . Per fortuna moltissimi hanno deciso di non pagare e si unioraronno agli altri comuni che soastengono Acqa Pubblica