Le ricadute occupazionali sul territorio – non smetteremo mai di ribadirlo – sono infinite. Dall’aumento esponenziale del settore turistico – al quale sono collegati l’enogastronomia, la ricettività alberghiera, il patrimonio artistico-culturale e paesaggistico – a quello legato al settore imprenditoriale, con l’aumento dei volumi di traffici commerciali. Non è possibile avere questa immensa ricchezza e non poterla sfruttare. Già un anno fa dalla Regione si erano fatte promesse – non ancora concretamente mantenute – ora si cerca di interloquire direttamente con il Ministero. Riusciremo mai ad avere risposte con i fatti e non con le parole? I lavoratori attendono, la politica non si faccia attendere oltremodo».