“La nostra organizzazione sindacale è fortemente preoccupata sul mantenimento di un adeguato livello di assistenza, attesa la già cronica carenza di personale medico ed infermieristico. Per tale motivo, chiediamo di conoscere quali provvedimenti sono stati, eventualmente, programmati e adottati, al fine di evitare il perdurare, nel tempo, sia di situazioni di lavoro precario già esistente e sia il ricorso all’Alpi”.
Un’operazione che, secondo la Cisl, potrebbe essere dispendiosa anche dal punto di vista economico. “Abbiamo chiesto al manager di conoscere a quanto ammonta il costo della convenzione per la sostituzione del personale anestesista e, più in generale, a quanto ammonta la spesa sostenuta dall’Azienda, a tale titolo, negli anni 2013 e 2014”, ha continuato Buono, che pretende, infine, pure più chiarezza per quanto riguarda la vigilanza sulla obbligatoria fruizione dei turni di riposo tra le attività svolte nelle varie sedi dal personale in Alpi, a tutela degli operatori ma soprattutto degli utenti, anche ai fini del rispetto delle norme comunitarie”. E’ necessario assicurare l’utenza che attraverso i controlli messi in atto dall’Azienda non possa mai accadere che il personale in Alpi nella stessa giornata sia impegnato oltremisura”.