IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA QUESTURA DI SALERNO.
Nelle prime ore di questa mattina, personale della Polizia di Stato appartenente al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Battipaglia ha eseguito 12 provvedimenti restrittivi a carico di altrettanti pregiudicati che si erano associati al fine di spacciare sostanze stupefacenti:
1) – Paolo CESARO, 24enne di Battipaglia; 2) – Angelo CARUCCIO, 34enne di Olevano Sul Tusciano; 3) – Felice NOSCHESE, 35enne di Battipaglia; 4) – Psquale NIGRO, 27enne di Battipaglia; 5) – Giuseppe TROTTA, 19enne di Battipaglia; 6) – Luca BONAPARTE, 22enne di Olevano Sul Tusciano; 7) – Angelo GIOIA, 25enne di Olevano Sul Tusciano. Questi primi sette sono destinatari di ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari. 8) – Salvatore CAVALIERE, 20enne di Battipaglia; 9-) Orazio COLANGELO, 19enne di Olevano Sul Tusciano; 10) – Antonio CALVANESE, 21enne di Olevano Sul Tusciano; 11) – Michele SANTESE, 21enne di Olevano Sul Tusciano; 12) – Luigi RUGGIERO, 20enne di Olevano Sul Tusciano. Questi cinque sono sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Tali provvedimenti sono il risultato di una complessa attività info – investigativa mediante attività tecnica e riscontri su un gruppo di giovani residenti nei comuni di Battipaglia e Olevano Sul Tusciano.
Questi giovani erano stabilmente dediti allo spaccio di droga, soprattutto hashish e marijuana, nonché cocaina, che distribuivano a giovani assuntori, alcuni dei quali minorenni, provenienti dai comuni della Piana del Sele.
In particolare le dosi venivano cedute in un noto bar della zona ovvero all’interno delle ville comunali di Olevano Sul Tusciano e del rione Sant’Anna di Battipaglia, con la copertura di vedette che avevano il compito di segnalare la presenza delle forze dell’ordine.
Alcuni spacciatori, addirittura, preferivano cedere le sostanze direttamente dalle loro abitazioni avvalendosi anche dell’uso di un cestino di vimini (paniere). L’operazione, denominata Peter Pan, riveste particolare importanza nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti perché vede coinvolti un pubblico di giovani assuntori che spesso si avvicinano al mondo della droga consumando inizialmente le cosiddette droghe leggere. Le pretese economiche del gruppo venivano spesso rafforzate con minacce verbali nei confronti degli assuntori che non rispettavano i pagamenti, avvalendosi del vincolo associativo e intimidatorio derivante anche dalla presenza di alcuni soggetti ritenuti pericolosi.
Infatti, tra gli arrestati, figura il figlio di un noto pregiudicato, ristretto in regime di 41 bis per associazione a delinquere di stampo mafioso, già appartenente al Clan Giffoni. Un altro elemento di spicco del sodalizio criminale sgominato dalla Polizia è figlio di un pregiudicato, ucciso negli anni ’90 per un regolamento di conti, capo del Clan Garibaldi ed associato alla nuova camorra organizzata.
L’attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Salerno, è stata accolta dal G.I.P. del Tribunale di Salerno che ha emesso i 12 provvedimenti restrittivi volti ad interrompere le attività delittuose del gruppo, eseguiti in Battipaglia, Olevano Sul Tusciano e Marina di Grosseto.