La Regione che contribuisce con decine di milioni all’anno per garantire l’esercizio delle corse regionali, ha il dovere di intervenire per rimediare a tali aumenti che non tengono conto della grave crisi economica e delle condizioni di difficoltà nelle quali versano le famiglie campane.”
E’ quanto scrive Sergio Nappi, consigliere regionale di Forza Italia, in una interrogazione all’assessore ai trasporti, Sergio Vetrella. “Dal primo gennaio del 2015 – spiega Nappi – il costo dei biglietti è lievitato in alcuni casi dell’80%.
Ad esempio, uno studente che da Tufo deve raggiungere l’Università di Benevento prima spendeva 1euro e 30 centesimi, mentre ora spende 2euro e 20, ben 90 centesimi in più. Un aumento ingiustificato alla luce del sostanzioso calo del prezzo dei carburanti registrato negli ultimi mesi e della deflazione che caratterizza l’attuale congiuntura economica.
D’altronde – osserva il consigliere regionale di Forza Italia – gli aumenti sono tali da rendere il trasporto pubblico in alcuni casi poco conveniente rispetto all’uso dell’automobile. Per percorrere la tratta prima citata nell’esempio, allo studente converrà usare l’automobile a metano dei genitori con la quale spenderà meno dei 4euro e 40 oggi necessari per andare e tornare da Benevento.” “Pertanto – chiude Nappi – chiedo all’assessore ai trasporti di valutare l’opportunità di intervenire su Ferrovie dello Stato per contenere l’aumento dei biglietti evitando disagi a studenti e lavoratori che più di altri usano i mezzi di trasporto pubblico.”
“Sorprende che il consigliere Sergio Nappi non sia informato che le tariffe del trasporto regionale non dipendono, ormai da almeno 15 anni, dalle Ferrovie dello Stato”. Cosi’, in una nota, l’ area comunicazione del Gruppo Fs replica al consigliere regionale di Fi, che ha definito “spropositato” l’ aumento del costo dei biglietti “praticato dalle Ferrovie dello Stato per le tratte regionali” “Vale la pena ricordare che il prezzo dei biglietti dei treni per viaggi in regione è stabilito dalle Regioni stesse – afferma il gruppo Fs – pertanto la richiesta di interventi sulle tariffe è stata indirizzata al giusto interlocutore, l’assessore Vetrella, ma individuando erroneamente in Ferrovie dello Stato l’artefice degli aumenti”.