Tra retroscena plausibili e racconti da dietro le quinte più o meno realistici, i fatti parlano di una riunione dei capigruppo da tenersi al Comune di Salerno lunedì per decidere la data del consiglio municipale che dovrà prendere atto della decadenza del sindaco. Il clima è teso, anche attorno al presidente dell’assise D’Alessio, che da operatore del diritto procede secondo la legge, anche se più di un collega pensa che non c’è fretta e che il consiglio si può fare anche il 20 febbraio, non necessariamente il 13 o il 16. Che importa, penserete? Conta, conta tanto, perché il verbale di seduta dell’assise partirà per Roma insieme alla sentenza della Corte d’Appello per consentire al Viminale di decidere se indire o meno i comizi elettorali e quindi mandare o no Salerno al voto entro il prossimo mese di maggio.
Sulla carta, leggi alla mano, non c’è speranza: in caso di decadenza del sindaco entro il 24 febbraio dell’anno solare si deve votare subito. Ma il Ministero dell’Interno ricevute le carte impiega, in media 4/5 giorni per decidere. Dunque se il consiglio comunale prende atto della decadenza il 20 febbraio, i giochi sono quasi fatti: si voterà a primavera 2016, perché scadono i termini per l’indizione dei comizi elettorali. Se il consiglio si riunisce prima, è più probabile che si voti a maggio anche per le comunali di Salerno. E per la Regione? Su questo molto diranno le prossime ore, visto che sembra imminente un incontro a Roma tra De Luca ed il premier Renzi.
Fonte LIRATV
Questi cortigiani della maggioranza si ripeteranno sicuramente negli esercizi di filosofia teoretica, riflessioni di natura cosmica ed abbandono spirituale dell’estasi che li ha già visti lungamente impareggiabili e pretestuosi protagonisti quando dovevano esprimersi sul doppio incarico del loro Capo la scorsa primavera.
Vedrete, saranno capaci di andare in Assise quando qualcuno deciderà, come è sempre stato, di andare in Assise.
vergognatevi, tenere in ostaggio una città con manfrine deplorevoli che vi connotano per quello che siete…ladri e malfattori.
Così apparite a tutta l’italia , temete il commissario prefettizio perché scoprirebbe i vostri malfatti …
La Sibilla Cumana è famosa per i sui verdetti a doppio senso, anzi, sensa senso. Esattemente come il tuo in cui ti compiaci di usare paroloni, diciamo di alto profilo, ma senza senso. Rimani nella tua grotta a fare vaticini!
I soliti insulti incrociati.
Siate seri e argomentate meglio i vostri interventi.
Ti capisco ed apprezzo i tuoi limiti, ma dalla grotta più di un varicinio ti offro un consiglio; si chiama Zingarelli, compralo e fanne tesoro.
x renato, bravo temono il commissariamento del comune, gia’ la corte dei conti, oltre alla magistratura, sta scoprendo le malefatte.
si sono sentiti in una botte di ferro sino ad ieri, oggi che sono senza il capo branco sono allo sbaraglio e cercano di salvare ognuno il proprio orticello come e’ possibile, anche abbandonando il capo alle sua fine.
Non scordiamoci che all’indomani dell’impiccagione di Mussolini a piazzale Loreto, nessuno era piu’ fascista anche i fidelissimi che l’avevano sostenuto fino alla Repubblica di Salo’.
Intendevo scrivere vaticinio e non varicinio. Ma credo potrai tranquillamente immaginare come è venuta fuori. Scusami.
Ma ti rispondo nuovamente per confermarti le mie doti di predizione in merito ad una tua prossima, grossolana e scontata risposta in merito all’uso della lingua italiana.