I mugugni interni iniziano a farsi sempre più insistenti e la fronda anti Macalli, sostenuto da Lotito, comincia ad allargarsi. Ufficialmente la nota della Lega Pro parla di assenze dovute alle pessime condizioni atmosferiche che avrebbero impedito ad alcuni presidenti o delegati di partecipare alla riunione. In realtà il numero di dissidenti continua ad aumentare. Anche chi era presente all’incontro, come il patron della Lucchese, Bacci, ha sparato a zero sull’attuale governance della terza serie sostenendo di aver ribadito allo stesso Macalli che senza la fiducia delle società non è possibile per lui andare avanti.
Non è un caso che i club dissidenti prima di questa riunione, pare, abbiano richiesto un’assemblea con all’ordine del giorno la revoca della carica di Macalli. Il presidente della Lucchese ha ribadito il concetto anche ieri: “Serve l’assemblea per una governance che goda della fiducia di una maggioranza importate”.
Sui contributi ha tuonato che nèLotito nè Macalli devono continuare a dire che questi arriveranno grazie al loro buon lavoro. «Lo devono a tutti i presidenti che li hanno tenuti su quella sedia. I contributi sono un atto dovuto, non un atto straordinario» – ha ribadito Bacci. Anche il presidente del Messina Lo Monaco chiamato in causa sull’argomento ha avuto parole molto dure all’indirizzo sia di Macalli, ma soprattutto di Lotito.
Il numero uno del club peloritano ha affermato con durezza che esiste “una politica federale che si basa sull’accentrare tutto nelle mani di un uomo solo che fa il bello e il cattivo tempo”. Insomma la Lega Pro si sta spaccando sempre di più e lo stesso Lotito sembra iniziare a collezionare nuovi nemici.
La vicenda della governance in terza serie desta attenzione, anche per cercare di comprendere come cambieranno gli equilibri e quali ripercussioni ci saranno sugli stessi club. Nel frattempo non resta che attendere l’epilogo della prossima puntata della telenovela Macalli – Lega Pro, fissata per il prossimo 16 febbraio, data in cui le società sono state convocate per il completamento dell’ordine del giorno dell’assemblea del 15 dicembre scorso, che fu sospesa, ed in cui si dovranno approvare i criteri di ripartizione degli introiti derivanti dalla cessione dei diritti audiovisivi 2014/2015 e le linee guida per la prossima stagione sportiva.