“Caldoro, che evidentemente è in uno stato di piena confusione, fa dichiarazioni sul suo futuro talmente ambigue da mettere in difficoltà finanche le agenzie di stampa che devono titolare i suoi nebulosi cinguettii”, afferma il vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Massimo Paolucci.
“Ma si può fare una discussione così seria e importante come la ricandidatura in questo modo? Attraverso frasi scritte a metà, passaggi non detti che dicono tutto e il loro contrario? E questo è lo stesso Caldoro che si permette di mettere becco e di fare il professorino sulle vicende interne al Partito Democratico, il quale sulla candidatura alle regionali, pur tra evidenti limiti e difficoltà, sta facendo una discussione serrata di cui sono ampiamente note tutte le posizioni interne”, aggiunge.
“Cosa sappiamo noi della discussione interna a Forza Italia e al centrodestra? Poco o nulla. Chi e come deciderà della candidatura alle regionali? Nemmeno questo è dato di sapere. Più passano i giorni e più capiamo, dai giornali, che in Forza Italia e in quel che rimane del centrodestra sono sempre meno quelli che rivogliono Caldoro candidato, nonostante lui continui ad autocelebrarsi come il più bravo di tutti. È arrivato il momento che Caldoro dica veramente come stanno le cose. Si ricandida o non si ricandida? Per rispondere bastano molto meno d 140 caratteri”, conclude Paolucci.
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