Il portavoce provinciale di Forza Italia, Gigi Casciello, lancia dai microfoni di “Socrate al Caffè” in onda su Radio Castelluccio, una provocazione ai due principali esponenti di Fratelli d’Italia in provincia di Salerno, dopo le polemiche di questi giorni con l’ex presidente della Provincia, Antonio Iannone, che ha annunciato una corsa solitaria a Palazzo di Città.
«Edmondo Cirielli – ha ricordato Casciello nel corso dell’intervista – nel 1997 era consigliere regionale e si candidò al Comune nella lista che mi vedeva candidato sindaco, ma non fu eletto. Ora potrebbe nuovamente misurarsi con questa competizione e – ha aggiunto – se lui o Iannone decideranno di farlo io mi impegno a candidarmi anche io, nonostante l’impegno per le elezioni regionali. D’altronde – ha concluso – sono stati loro i protagonisti forti, non della buona amministrazione, ma della politica del centrodestra in provincia».
Sulla possibilità di una candidatura al Comune di Mara Carfagna, lanciata da Salvatore Gagliano – esponente della minoranza fittiana del partito di Berlusconi – Casciello è stato lapidario: «É un grande leader nazionale e ha dimostrato che in provincia di Salerno ha oltre 55mila preferenze e questo significa che non deve dimostrare niente a nessuno, ma credo che avrà altri incarichi più importanti che la terranno lontana da Salerno».
Infine, anche un commento sull’attuale “sindaco reggente”, Enzo Napoli. «È un ottima figura. Fu lui il segretario cittadino del Psi guidato da Carmelo Conte che mandò la Dc all’opposizione e permise ad un dirigente del Pci, Vincenzo De Luca, di diventare prima assessore nella giunta guidata da Enzo Giordano e poi sindaco. La scelta di Napoli sindaco – ha proseguito – è indicativa dell’incapacità di De Luca di creare, in questi anni, una classe dirigente di rispetto. Dopo aver demolito la stagione di Giordano, ora riparte da uno dei principali fautori di quella stagione».
ASCOLTA IL PODCAST DI GIGI CASCIELLO
Chi invece esclude una sua candidatura al Comune di Salerno, è il segretario provinciale di Sel, Franco Mari, che però chiede le elezioni subito, già nel mese di maggio. «Il candidato lo sceglieremo in maniera partecipativa ma – ha evidenziato – non faremo le primarie. Nei prossimi giorni andremo dal Prefetto di Salerno per chiedere il rispetto dei tempi per lo scioglimento del consiglio comunale e l’indizione di nuove elezione. Il consiglio comunale di Salerno è decaduto con De Luca nel 2013 ed è arrivato il momento di dire basta». Sel quindi pronta ad un aggregatore di sinistra insieme con Rifondazione Comunista, nonostante il recente appoggio alla candidatura espressione del Pd di Giuseppe Canfora alla Provincia di Salerno. «Abbiamo appoggiato Canfora alla Provincia ma non siamo dei bimbominkia. Io rivendico i tentativi di accordo a livello amministrativo con il Partito Democratico. Ma Salerno è tutta un’altra vicenda, dove c’è un sistema di potere con il quale Sel è incompatibile».