Site icon Salernonotizie.it

Primarie Pd, fumata nera all’incontro De Luca-Lotti, ex sindaco non molla

Stampa
Si è chiuso con un nulla di fatto e l’aggiornamento ad oggi l’incontro a Roma, nella sede del Pd, tra Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e Vincenzo De Luca, candidato alle primarie per la scelta del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania. Sul tavolo la riflessione sull’opportunità che lo stesso De Luca mantenga la sua candidatura alle primarie dopo la condanna per abuso d’ufficio per un’inchiesta legata al termovalorizzatore di Salerno e la decadenza da sindaco per l’incompatibilità tra la carica di primo cittadini e quella di sottosegretario.

Secondo quanto apprende l’ANSA, la riunione si è svolta in un clima disteso ma i due si sono aggiornati a oggi per riprendere il confronto. De Luca, infatti, non ha per ora accettato di fare passi indietro sulla sua candidatura e lo conferma una dichiarazione dello stesso ex sindaco, in merito a voci circolate nel pomeriggio secondo cui avrebbe deciso di annullare i suoi prossimi impegni elettorali: “Continua la strategia della confusione – ha detto De Luca – per qualcuno è praticamente impossibile mantenere un comportamento corretto. Tutti gli impegni a partire da domani sono pienamente confermati”. Secondo indiscrezioni, a De Luca sarebbe stato proposto dal braccio destro di Renzi la delega al Mezzogiorno nella segreteria nazionale del Pd in cambio di un suo passo indietro nelle primarie.

Con De Luca ancora in corsa, intanto, si allargherà ufficialmente la griglia dei partecipanti alle primarie visto che Gennaro Migliore ha presentato al Pd Campano le firme necessarie (3.500 firme) a suo sostegno, necessarie a formalizzare la sua candidatura già annunciata da alcune settimane. In corsa per le primarie c’è anche l’eurodeputato Andrea Cozzolino, Nello Di Nardo per Italia dei Valori e il parlamentare del Psi Marco Di Lello. Ma all’interno del Partito Democratico campano si inseguono in queste ore i rumors su un possibile effetto domino che porti ad un azzeramento delle primarie e alla scelta di un candidato condiviso. Tra i nomi più forti in questa fase c’è anche quello di Luigi Nicolais, presidente del Cnr o di Fabrizio Barca.

Exit mobile version