Calil ha dimostrato di essere un giocatore in grado di fare un lavoro enorme lontano dall’area di rigore ma anche di piazzare, al momento giusto e con grande freddezza la zampata vincente. Più volte ha consentito alla Salernitana di rimontare l’iniziale svantaggio, vedi le gare col Catanzaro o con la Juve Stabia. In altre occasioni, ha risolto le partite allo scadere, com’è accaduto non più di tre settimane fa all’Arechi col Martina. Di colpi da tre punti il brasiliano ne ha messi a segno diversi: con la Reggina in trasferta, con la Paganese tra le mura amiche, con l’Aversa Normanna nell’ultimo appuntamento esterno disputato dai granata, senza dimenticare lo stesso gol siglato in extremis col Martina. La Salernitana, insomma, resta Calil – dipendente ed in attesa di ritrovare quegli equilibri fortemente vacillati nelle ultime settimane, la squadra si affida al suo uomo migliore, all’unico in grado finora di risolvere le partite. Contro la Vigor Lamezia, sabato scorso, il sudamericano non ha timbrato il cartellino, ma con l’Ischia è più che intenzionato a farlo e a regalare nuovi e preziosi gol alla truppa granata.