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Porti: Cgil Salerno, preoccupazione per impatto riforma

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C’è preoccupazione tra i lavoratori del comparto portuale dello scalo di Salerno per il Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica del governo che “unito alla riforma della Legge 84/94 avrà un notevole impatto sulle dinamiche che regolano il mondo della portualità a livello nazionale”. A denunciarlo in una nota la Filt Cgil di Salerno che nelle prossime ore incontrerà a Napoli i rappresentanti sindacali dello scalo partenopeo in merito alla riforma.

“L’elaborazione dei presupposti e degli obiettivi della riforma – prosegue la nota – con Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 27 Novembre 2014, è stato costituito un Comitato scientifico di esperti che prevede la presenza di alcune associazioni datoriali (Assoporti, Assiterminal, Confitarma, Fedarlinea, Confetra) ma esclude il sindacato. Nel mentre, come se non bastasse, la bozza di DDL concorrenza della Ministra Guidi (MISE), abroga interi articoli della Legge 84/94, facendo saltare le norme che regolano il lavoro nei porti.

Quanto sopra testimonia un modo di procedere scoordinato nel metodo e che nel merito metterebbe gli operatori del settore in piena confusione ed il lavoro in balia di una liberalizzazione senza regole. A completare il quadro, già di per se preoccupante, l’incognita sul percorso legislativo che si intende perseguire. Nel caso infatti di emanazione di un decreto legge potrebbe essere esclusa la discussione in sede parlamentare, oltre che il coinvolgimento del Sindacato”.

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