Delle due l’una: sulla Regione o si procede a testa bassa anche contro le gerarchie di partito, oppure si rinuncia puntando altro. E per il Comune va stabilito come comportarsi già a partire dal consiglio di venerdì prossimo, quello che dovrà prendere atto della decadenza di De Luca. Sulla carta l’assise monotematica dovrebbe filare liscia come l’olio, anche se non è da sottovalutare qualche tentazione frondista o qualche tendenza all’assenteismo tecnico. Sarebbe inutile, visto che il Ministero dell’Interno è tenuto comunque a procedere sulla base della sentenza della Corte d’Appello e considerato che dal Viminale arrivano conferme informali dell’intenzione di evitare un corto circuito potenziale in caso di accoglimento del ricorso presentato da De Luca in Cassazione. Allo stato s’allontana la prospettiva che Salerno vada al voto a maggio, con il rischio di ritrovarsi con due sindaci e due consigli eletti in caso di annullamento della decadenza da parte dei giudici della Cassazione.
Fonte LIRATV
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