“Il Contrapasso”, che opera sul territorio nazionale e internazionale dal 2000, è nel cast come parte del corpo di ballo, a supporto dell’Associazione di danze antiche Le Rossignol, nella scena del ballo in maschera in casa Capuleti, in cui Romeo e Giulietta si incontrano per la prima volta. A raccontare l’esperienza sul set cinematografico, la presidente Raffaella Lembo. «Essere stati scelti dall’Associazione Le Rossignol come gruppo di ballerini di danze antiche, nelle coreografie di Bruna Gondoni, che ritengo essere la più brava ballerina/coreografa al mondo di danze antiche, ci ha riempito di orgoglio. Ho considerato questa occasione come la giusta ricompensa di tanti anni di studio e ricerca storica che io e i miei ragazzi abbiamo svolto in questi lunghi 15 anni».
Impegnata nella diffusione delle danze antiche (numerose le partecipazioni a rievocazioni storiche, in Italia e all’estero; nel vasto curriculum si segnala, tra gli altri, la vittoria al Festival internazionale di Danze Storiche “Pawana 2007” a Breslavia, in Polonia), l’Associazione “Il Contrapasso” ha sempre considerato le danze (in un repertorio di ‘400, ‘500, ‘800) un patrimonio da offrire a tutti. «Il mio intento è sempre stato quello di avvicinare i giovani a questo mondo magico. Ho sempre creduto fermamente che attraverso lo studio di queste danze si potessero avvicinare i giovani alla storia, alla letteratura, all’arte, convinzione che ha accreditato da diversi anni l’Associazione al MIUR per la formazione dei docenti. Anche per questa ragione, il nostro gruppo è tutt’oggi il più numeroso e più giovane in Italia».
L’esperienza su un set internazionale è stata «eccezionale, unica – prosegue la dott.ssa Lembo –. Per noi è stata la prima esperienza, a cui ne sono seguite altre successivamente. In quei giorni, a Mantova, la finzione si mescolava alla realtà: gente molto diversa viveva quell’esperienza per motivazioni differenti. Gli attori calati nella loro parte, che provavano a imparare le nostre danze, con non poche difficoltà, concentrati prima di ogni scena; le comparse, sul set per pura curiosità, per questioni economiche o per stare vicino ad attori famosi. In questo contesto, noi ci impegnavamo moltissimo, convinti di dare un contributo importante all’opera che si stava realizzando. Vista l’ambientazione storica, eravamo probabilmente gli unici a sentirsi al posto giusto, in quei saloni storici incantevoli e con abiti da sogno».
Nei giorni delle riprese, in Italia imperversava un’ondata di freddo e a Mantova si girava a -10 gradi. «La disponibilità di tutto lo staff ci faceva dimenticare il freddo glaciale di quei giorni. Un ricordo “diverso dal solito” è legato al “trucco e parrucco”: a ogni stop tutti noi sul set eravamo assistiti da truccatori e parrucchieri, una cosa inedita per noi! In un contesto totalmente nuovo e ricco di professionisti, voglio sottolineare la grande serietà e capacità del mio gruppo, tipica della gente del Sud, di adattarsi ai continui cambi di programma e alle diverse situazioni. E infatti l’intero staff della regia, che si è accorta della nostra disponibilità e poliedricità, di scena in scena ci ha assegnato ruoli che andavano ben al di là delle coreografie. A fine riprese, eravamo il gruppo più richiesto da assistenti alla regia e macchinisti proprio per la nostra carica di simpatia e professionalità».
L’Associazione culturale “Il Contrapasso” è stata impegnata nella scena del ballo in maschera in casa Capuleti, in cui Romeo e Giulietta si incontrano per la prima volta. Romeo & Juliet è nelle sale cinematografiche italiane a partire da giovedì 12 febbraio.
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