Il sequestro preventivo d’urgenza, emesso dal Tribunale di Padova, su proposta della Direzione distrettuale antimafia di Venezia, è stato così confermato dal Tribunale collegiale euganeo.
A Manzo sono stati sequestrati un castello nel bellunese, decine di appartamenti di un grattacielo davanti alla stazione di Padova, un centro direzionale in costruzione nella zona industriale nel capoluogo euganeo nonché una serie di capannoni industriali affittati (in contanti) a commercianti all’ingrosso di nazionalità cinese. Bloccate anche autovetture di grossa cilindra, intestate ad un invalido. Manzo era indagato in un’altra inchiesta in Campania perché, per poter agire, era riuscito ad ottenere la libertà dal Tribunale di sorveglianza (in quanto oggetto di provvedimenti restrittivi) dimostrando di essere dipendente di una ditta, in realtà riconducibile ad una delle sue proprietà.