Va in archivio, dunque, una vicenda giudiziaria che ha avuto inizio nell’ottobre 2008 e relativa alla gestione del servizio di igiene urbana, per periodi antecedenti l’attuale amministrazione e precisamente del 2005.
Soddisfatto dell’esito il sindaco di Agropoli Franco Alfieri. «Sin dall’inizio – commenta – ci siamo opposti al decreto ingiuntivo e siamo stati sempre fiduciosi in una positiva conclusione. La sentenza della Corte di Appello dà ragione alle nostre motivazioni e alla linea difensiva».
Il primo cittadino agropolese entra nel merito della questione. «Sin dalle prime battute abbiamo contestato la cifra del contenzioso relativa alla gestione del servizio di igiene urbana e le fatture poste alla base del decreto ingiuntivo. Tra l’altro, secondo la pronuncia di un collegio arbitrale, l’importo da corrispondere al Corisa 4 era di 125 mila euro.
Inoltre, a supporto della nostra tesi, abbiamo sostenuto l’incompetenza dell’autorità giudiziaria interpellata per la presenza nel contratto di una clausola compromissoria ed abbiamo anche chiesto il risarcimento del danno per il mancato raggiungimento del limite minimo di raccolta differenziata previsto per legge. Per questi motivi, nel 2012, il Tribunale di Vallo della Lucania ha dichiarato l’incompetenza dello stesso Tribunale, specificando che la competenza fosse del collegio arbitrale, e revocò il decreto ingiuntivo. Nei giorni scorsi, dunque, la definitiva pronuncia della Corte di Appello di Salerno a favore del Comune di Agropoli».
COMUNICATO UFFICIALE COMUNE AGROPOLI
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