“Assurda conclusione della riunione che non solo nega l’utilizzo dei fondi fino al 2014 ma presuppone rischio di non utilizzo anche per il 2015 – esordisce Antonacchio. E’ accaduto quello che sempre abbiamo sostenuto. Accordiamoci in azienda per il 2014 e 2015 e cerchiamo una soluzione per gli anni precedenti. Dalle affermazioni sentite, grave e’ il rischio che il 106/2014 venga riscritto al ribasso con ulteriori grosse limitazioni in spregio alla nuova legge di stabilita’ e alle norme contrattuali di riferimento sull’utilizzo dei fondi. Altrettanto grave e’ avere ascoltato che eventuali distrazioni di fondi a danno dei lavoratori del comparto, anche se accertate, ma ovviamente questo non ve lo diremo mai, andrebbero in prescrizione ovvero che tutti gli eventuali residui positivi andrebbero a compensazione per lo sforamento del fondo sul disagio, pericolo e danno e nonostante la fattispecie in esame non rientra nell’applicabilita’ dei decreti e delle norme di riferimento. Rischio che potrebbe estendersi anche al 2015 e quindi sarebbero inapplicabili le progressioni economiche e di carriera, nonostante previste dalla legge di stabilita’. E’ una situazione inaccettabile e faremo ogni sforzo affinche’ prevalga il buon senso. Se la regione ipotizza di poter lasciare la sanita’ in queste condizioni nonostante il paventato rientro dagli obblighi del piano, e continuare a non attenzionare la nostra provincia con dignita’ che merita, sarebbe opportuno che si assuma direttamente e senza fronzoli la responsabilita’ dello smantellamento del comparto e della cancellazione di ogni diritto per gli operatori del settore. A breve ci saranno le Rsu. Subito dopo ci attiveremo per inasprire definitivamente e fino a conclusione la vertenza prevedendo di occupare ogni sede delle aziende sanitarie, ogni presidio ed ogni distretto poiche’ e’ giunta l’ora di dire basta a chi perpetra continuamente ogni scellerata azione a danno dei lavoratori e di tutti i cittadini della Regione con particolare accanimento con la nostra provincia. Ora basta!”