Sotto le lenti dermatoscopiche, sono state esaminate lesioni pigmentate ed altre malattie della pelle più o meno gravi, con l’ausilio del fotodermatoscopio digitale ad epiluminescenza. Da un primo bilancio, risultano alcune decine di lesioni pigmentate da tenere sotto controllo ed osservazione specialistica nel tempo; mentre per alcune neoformazioni cutanee si procederà ad interventi escissionali chirurgici secondo un calendario che terrà conto della estensione e delle caratteristiche dei “nevi”, al fine di sottoporre i reperti agli opportuni esami istopatologici. Il coordinamento dell’attività è stato curato dal responsabile dell’Unità Operativa di Oncodermovenereologia e Medicina delle Migrazioni, dott. Giuseppe Bamonte. La manifestazione, che rientra nell’ambito della campagna europea nasce allo scopo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica il problema dell’aumento dell’incidenza dei tumori cutanei, in particolare del melanoma.