Site icon Salernonotizie.it

De Luca a Napoli lancia le 10 idee per governare la Regione Campania

Stampa
Vincenzo De Luca a Napoli nella mattinata di sabato al Cinema Teatro Filangieri ha lanciato il suo progetto per il Governo della Regione Campania: «Il mio programma dei primi cento giorni di governo. Mi candido a governare sulla base di un progetto definito e della mia concreta esperienza. Ora spetta ai cittadini campani decidere se affidare il loro destino all’improvvisazione o ad un progetto preciso».

“Entro 100 giorni dall’insediamento della giunta – ha affermato l’ex Sindaco di Salerno – verrà individuata la soluzione tecnica definitiva attraverso la quale procedere allo smaltimento delle ecoballe. In tema di sanità si procederà all’eliminazione graduale dei tetti di spesa, al ripristino dei fondi per le politiche sociali, al sostegno ai centri di riabilitazione, all’assunzione di personale medico-sanitario e allo sblocco delle autorizzazioni per i centri polispecialistici”.

“Fra le prime dieci azioni da attuare nei primi cento giorni di governo – ha continuato De Luca – ho previsto un intervento piccolo ma simbolico: l’attivazione della Funivia da Mercogliano a Montevergine. In tema di trasporti, dovremmo, inoltre, estendere la metropolitana fino all’Università di Fisciano e fino ad Avellino, collegare tutti i capoluoghi con Napoli, avere tempi di percorrenza celeri, dovremmo elettrificare la linea Avellino-Salerno. È a questo scopo che dovrebbero servire i fondi europei!

“Mi muovo sula base dei dati di fatto. Noi ci muoviamo e ci muoveremo nell’ambito delle regole previste dal partito per le Primarie e per il codice etico”. Questo il pensiero di De Luca nell’intervista rilasciata al termine della conferenza di Napoli. Se si arrivasse ad una decisione di scegliere un candidato unico l’ex Sindaco di Salerno ha così replicato: “Rispetteremo le bolle papali! Io non devo rispettare niente. Sono tutti gli altri che devono rispettare le regole previste dallo Statuto e dal codice etico”.

Sulla possibilità di una candidatura di Cantone De Luca è stato chiaro: “E’ una persona di grandissimo livello a cui va tutta la mia solidarietà ed il mio rispetto ma ormai da tre mesi spuntano nomi come i funghi”. Ma si ritirerebbe con questa ipotesi? “E’ come chiedere a Maradona che sta disputando la finale di Coppa Campioni di sedere in panchina. Non sono domande da fare ad un cristiano…per di più orfanello e Sindaco emerito da due settimane!”

Io mi muoverò nell’ambito delle regole previste dal partito per le primarie e per il codice etico”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, sindaco decaduto di Salerno e candidato alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato presidente della Regione Campania. De Luca, a margine della manifestazione al cinema Filangeri di Napoli dove ha presentato il suo programma per la Regione, a chi gli chiedeva dell’imbarazzo di alcune aree del partito sulla sua candidatura ha risposto: “Non mi risultano queste notizie. C’è stata discussione con qualche esponente nazionale del partito che ci chiedeva di valutare l’opportunità di andare avanti. Io ho valutato l’opportunità e ho detto che di fronte a questa vicenda mi muovo nell’ambito dello statuto e del codice etico.

Poi ho sollecitato il partito di fronte alla mostruosità che ho subito di avere non solo posizione non imbarazzo ma di battaglia politica per avere punti di civiltà”. A chi gli faceva notare l’assenza di alcuni esponenti di area Dem e dell’area legata al consigliere regionale Casillo che lo sostenevano, De Luca ha risposto: “A me nessuno mi ha detto di aver abbandonato niente. Non c’erano i parlamentari che son impegnati, quelli che stavano facendo il week end e quelli che sono impegnati altrove”.

Intervista a De Luca dopo l’incontro

L’intervista prima del comizio al Teatro Filangieri

L’INTERVENTO DEL PUBBLICO SULL’IMMOBILISMO DEL PD CAMPANIA

L’INTERVENTO DI DE LUCA

LE DIECI IDEE PER LA REGIONE CAMPANIA

IL GIORNALISTA E L’ANALISI DEL DNA DI DE LUCA

LA PARTITA DELLE PRIMARIE. De Luca presenta il programma, Cozzolino afferma di essere in vantaggio. A sette giorni dalla data fissata per le primarie, la macchina del Pd e i candidati vanno avanti spediti verso le consultazioni, mentre proseguono i tentativi di spostare la data o di far “saltare il banco”. La prima ipotesi è sul tappeto e potrebbe concretizzarsi tra oggi e martedì con una segreteria lampo chiamata a far slittare per motivi tecnici il voto dal 22 febbraio al primo marzo. Ipotesi, questa, che però trova la netta opposizione di Vincenzo De Luca. ”Ci copriamo di ridicolo – ha affermato oggi – chi vuole spostare la data si prenda la responsabilità nei confronti di cittadini e militanti”.

Va dritto verso il 22 febbraio anche Andrea Cozzolino che afferma di essere in vantaggio. “Ci sentiamo davanti – dice – e faccio appello a tutti quelli che finora sono stati vicini ad altri candidati: sostenete la mia battaglia perché il candidato che vincerà le primarie sarà il candidato unitario”. Un messaggio forte all’area Casillo e all’ Area Dem che avrebbero ‘mollato’ De Luca e che sono tentati dall’appoggiare i renziani nel loro tentativo di annullare le primarie.

Per ora, però, i 154 membri dell’assemblea che avrebbero il potere di dire stop al voto non ci sono. Chiusa la maratona parlamentare molti deputati hanno ripreso a lavorarci ma per ora senza successo. Anche Gennaro Migliore prosegue la sua campagna elettorale e ieri ha sposato la battaglia dei lavoratori della Ericsson di Marcianise.

Lunedì sono attese novità anche nel centrodestra: a Napoli arriva Angelino Alfano, leader Ncd. Il ministro del’Interno, che avrà un incontro in prefettura, vedrà i vertici regionali di Ncd per fare il punto, assieme ai rappresentati dell’Udc, del quadro delle alleanze che si profila in Campania. Alfano dovrebbe vedere anche i rappresentati dei Popolari per l’Italia che propongono ”la formazione in Campania – spiega il coordinatore regionale del partito di Mario Mauro, Enzo Rivellini – di un laboratorio politico che possa tracciare la strada anche alla politica nazionale. Sulle alleanze possiamo tracciare insieme cinque punti fondamentali da proporre ai due schieramenti, partendo, per coerenza, da Caldoro”.


 

Exit mobile version