”La decisione del Ministero dell’Interno di far svolgere le elezioni a scadenza naturale del mandato – spiegano – ovvero nella primavera del 2016, puzza di palude burocratica. Ne’ può bastare il preannunciato ricorso in Cassazione del signor De Luca, a giustificare la scelta del Viminale.
La palude burocratica, quella contro cui fa finta di lottare Vincenzo De Luca, impedisce ai cittadini salernitani di andare a votare subito a maggio per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. Va evitata l’agonia di questa amministrazione spregiudicata ed evitato che De Luca, tramite il suo braccio operativo Vincenzo Napoli, ne faccia uso per la sua campagna elettorale in vista delle elezioni regionali”. ”I nostri legali, Oreste Agosto e Stefania Marchese, in attesa di ricevere la nota ufficiale, – sottolineano i pentastellati – stanno valutando la possibilità di ricorrere al Tar contro la decisione presa dal Ministero”.