Poi ancora un commento sul gruppo e sull’impatto con la Lega Pro: “Questa squadra ha giocatori bravi ed esperti, ha fatto 54 punti e adesso dobbiamo essere concentrati per questo finale di stagione, dando il massimo e provando a vincere tutte le tredici restanti partite. Mi piace tanto lo spirito della squadra, il calcio in Lega Pro è più aggressivo, speriamo di vincere l’8 marzo contro il Benevento, una partita importante”.
Cristea si lascia andare raccontando i retroscena della trattativa che l’hanno portato in granata: “Il primo contatto l’ho avuto con il mio procuratore, poi ho parlato molto con Fabiani e lo ringrazio, perchè ha grande esperienza nel calcio italiano e voglio fare di tutto per ripagare la fiducia e giocare la prossima stagione in B. Ho scelto Salerno dopo aver visto anche le foto della città su internet”. Lotito? “Ci siamo sentiti. Lui è famoso anche in Romania dove molti lo conoscono anche perchè la Lazio ha affrontato in passato la Dinamo Bucarest in Champions League. Mi ha detto di essere felice del mio arrivo e che spera possa fare tanti gol, perchè l’anno prossimo l’obiettivo è quello di disputare il campionato di Serie B al cento per cento”.
Il calcio italiano è stato sempre molto seguito da Cristea che confessa di avere una simpatia per il Milan: “Mi identifico in due grandi attaccanti come Florian Raducioiu e Andriy Shevchenko che hanno giocato nei rossoneri. L’immagine del calcio italiano all’estero è ancora molto alta, nonostante qualche problema economico. Qui c’è un bel campionato, del resto solo pochi anni fa in Champions si sfidavano Juve e Milan per la finale” .
Il calciatore romeno ha alle spalle un curriculum comunque importante che lo ha visto giocare in Nazionale, nella Serie B tedesca ed in Azerbaijan (nell’ultima esperienza non positiva): “Mi piacerebbe tornare in Nazionale ma adesso penso solo alla Salernitana, voglio aiutarla ad andare in B, poi vedremo cosa succede. Qui ci sono grandi tifosi che ho visto sia in casa contro l’Ischia che in trasferta a Melfi”. “Il calcio e la vita in Azerbaijan sono differenti, per me è stato un errore trasferirmi lì.Adesso sono in Italia, il mio obiettivo personale è quello di andare in B, vincere tutte le partite e segnare tante reti. Non mi sento di fare promesse sul numero di gol. Sono a disposizione del Mister ma sono un attaccante e vivo per il gol”.
Poi i radioascoltatori chiedono un parere tattico sul ruolo che Cristea preferisce in campo: “Decide il Mister. Mi trovo bene sia come prima che seconda punta ma è più importante il lavoro tattico e la prestazione della squadra a livello offensivo”.
L’ambientamento nel gruppo procede bene, posso parlare un po’ di italiano: magari non parlo perfettamente ma mi posso far capire. E quando non capisco qualcosa, parlo in inglese o tedesco. Ma il calcio è un linguaggio universale. Mi piace parlare con tutti, sono entrato in un gruppo composto da giocatori che sono dei leader: c’è un grande capitano, c’è Calil che ha fatto tanti gol, una difesa forte. Speriamo bene”.
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