Al finanziamento, che eroga complessivamente 2 milioni di euro a fondo perduto destinati al potenziamento e allo sviluppo competitivo delle imprese artigiane attraverso l’acquisto di beni strumentali funzionali all’attività, non tutte le imprese possono presentare l’istanza di contributo. Le attività di servizi alla persona come acconciatori, estetisti, ecc. SONO ESCLUSI.
La notizia ha trovato conferma in una specifica richiesta di chiarimento inoltrata dalla Cna di Salerno agli uffici competenti della regione Campania, dopo che si era registrata confusione in materia soprattutto da parte di altre associazioni di categoria. “Nell’intento di fare chiarezza ed evitare strumentalizzazioni e confusione rispetto al Bando Regionale per i contributi all’artigianato – ha chiarito Sergio Casola, che a Salerno presiede anche la Commissione Provinciale dell’Artigianato – abbiamo posto un quesito alla Regione ed ha ottenuto il chiarimento necessario per evitare di generare inutili e false aspettative”.
Ecco la risposta del funzionario Giovanni Pederbelli:
“Dopo anni di profonda crisi economica, a gennaio 2015 la produzione manifatturiera in Italia registra il primo aumento dopo quattro mesi; il nostro intervento seppur modesto nelle risorse, vuole rappresentare un concreto ed immediato sostegno all’artigianato di produzione, comparto caratterizzate il territorio campano. Nel merito del quesito, Si precisa, che la nozione di impresa di produzione si basa sulla codificazione ATECOFIN utilizzata dall’ISTAT per la classificazione economica delle imprese. Le imprese artigiane di servizio, come ad esempio le attività di barbiere, parrucchiere .. estetiste, non saranno ammesse al contributo”.
“LA CNA di Salerno ha mostrato ancora una volta di essere a fianco dei suoi associati e quelli di tutta la provincia in maniera seria e diligente e continuerà l’attività di consulenza per le imprese artigiane, di produzione, che possono presentare domanda – ha aggiunto il direttore provinciale della Cna, Paolo Quaranta – Un plauso a quest’intervento atteso da tempo ma è evidente ma occorrono più fondi perchè gli artigiani sono molti ed hanno esigenze diverse”.
Non è chiaro il quesito posto alla regione, mentre è particolarmente chiaro quali categorie esclude esplicitamente il bando. Visto che la CNA opera per la chiarezza e la non confusione, gentilmente ci spiega o ci fa spiegare dove viene menzionato nel bando che i fondi sono destinati alle imprese artigiane di produzione?
Grazie