Una partita che non mette in palio soltanto tre punti ma l’occasione per spostare l’ago della bilancia dalla parte granata al di là dei 2 punti che separano la squadra di Menichini da quella di Brini. Da un lato il Foggia, la squadra che gioca il miglior calcio della categoria dall’altra parte la Salernitana, poco spumeggiante ma maledettamente concreta e cinica per poter raggiungere l’obiettivo fissato in partenza: la promozione in Serie B.
I numeri dicono che al di là del bel gioco e dei preziosismi tattici contano i punti in classifica. Tra Salernitana e Foggia c’è un distacco di 12 lunghezze: granata a 54 punti, Foggia a quota 42. Il calcio champagne va nel congelatore per lasciare spazio alla concretezza. Salernitana – Foggia è anche il confronto tra uno dei tre migliori attacchi del girone con 37 gol all’attivo contro la miglior difesa del torneo, quella granata, che ha subito appena 18 gol.
E’ in questi numeri la sfida tra Salernitana e Foggia che mette a confronto Calil e Iemmello, Sarno e Gabionetta Agnelli e Moro, Giglioti-Trevisan i difensori goleador. Salernitana – Foggia è anche la sfida tra due ex calciatori: da un lato Menichini ex difensore e portavoce della vecchia scuola quella del prima non prenderle. Dall’altra parte c’è De Zerbi che quando giocava ricopriva il ruolo di fantasista ed è sempre stato convinto che la miglior difesa è l’attacco. Salernitana – Foggia promette scintille ma è un esame di maturità importante per Gori e compagni una di quelle partite che ti fanno capire se vinte e giocate in un certo modo che hai tutti i titoli per poter conquistare la Serie B.
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