Il dg dell’Ischia Pino Iodice è stato interrogato ieri (venerdì 20 febbraio) come persona informata dei fatti dai pm di Napoli Danilo De Simone e Vincenzo Ranieri nell’ambito dell’indagine aperta dalla procura di Napoli sulla telefonata con il presidente della Lazio e consigliere federale Claudio Lotito. Nell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, non risultano al momento indagati né sono indicate ipotesi di reato.
E’ stata avviata per iniziativa della procura partenopea e non sulla base di esposti, come ha sottolineato ieri lo stesso Iodice. Il dirigente sportivo ha consegnato ai magistrati la registrazione della telefonata, che egli stesso diffuse agli organi di stampa, e altri documenti. Sulla testimonianza di Iodice, durata circa due ore, non sono trapelate indiscrezioni.
Né è stato reso noto se e quando gli inquirenti intendano ascoltare Lotito. Nella telefonata resa pubblica da Iodice il patron della Lazio si diceva preoccupato dal fatto che squadre economicamente poco rappresentative come Carpi e Frosinone potessero salire in serie A con un danno economico per il sistema calcio. Iodice, inoltre, ha denunciato le presunte pressioni ricevute da Lotito, che è anche patron della Salernitana, per appoggiare il presidente della Lega Pro Mario Macalli.
“Sono stato sentito in Procura dai pubblici ministeri di Napoli ed a loro ho consegnato tutto il materiale che avevo in mio possesso, mettendolo a disposizione della magistratura” così Pino Iodice, dg dell’Ischia Isolaverde racconta del suo interrogatorio presso la Procura della Repubblica di Napoli davanti ai pubblici ministeri Danilo De Simone e Vincenzo Ranieri sul caso della telefonata “Lotito-Iodice”.
Iodice ha riferito che oltre alle registrazioni telefoniche ha consegnato anche altro materiale senza però scendere nel dettaglio: “Ora i pm valuteranno se ci saranno profili di responsabilità penale, comunque posso dire che sono soddisfatto” ha detto Iodice.
Lotito è il marcio del calcio. Non ci vuole molto per capirlo e basterebbe il buon senso per prenderne le distanze. Dovremmo tutti avere il buon senso di capire come il calcio sia in mano a persone che tutto fanno tranne che il bene dei tifosi. Occorre il buon senso, ma non presunzione, di capire che questo mondo sta continuando a percorrere la strada sbagliata. Giocare a risico con le leghe come terre da conquistare e le squadre pedine da muovere, è il passatempo di Lotito. Ma tutto il calcio non doveva essere finito nel 2006 con Calciopoli? Non si doveva essere riusciti a ripulire la coscienza dei potenti con le sentenze? Lascio a voi tirare le conclusioni, in fondo basterebbe usare il buon senso.
Concordo con G..B, proprio per questo Lotito va difeso, può essere anche caciarone ma farlo passare per il male del calcio italiano è tutta l’ipocrisia italiana, i mostri sono altrove!
lotito rappresenta perfettamente il salernitano medio. cafone, ignorante e sagliut e cap
Ma avete capito di chi state parlando si vede che parlate a vanvera e non siete di salerno finitela e non…… R ….
Negli annali della storia giudiziaria e del calcio italiano gli anni antecedenti al 2006 sono stati gestiti da un sistema di malaffare di Moggi e company, ma ora chi guida il “sistema”?Vogliamo credere alla favoletta che Lotito è portatore d’idee sane e sportive dper il futuro del calcio in Italia?La sua è un’idea di business e basta ove i veri valori dello sport non troveranno mai casa………….meditate,invece d’accodarvi come pecore al carro vincente!
non c’e dubbio che sei napoletano cafone dei cafoni