Ormai siamo al cabaret. Per Brini, evidentemente, gli avversari dovrebbero presentarsi al Vigorito con i pulcini, oppure accomodarsi traquillamente sull’erbetta in attesa dei gol sanniti? Questo è lo spirito sportivo secondo il signor Brini?
L’accaduto suona solo come una conferma: il Benevento teme la Salernitana ed i 4 punti di vantaggio ed il derby dell’Arechi ormai alle porte preoccupano e non poco la capolista, per ora del campionato di Lega Pro.
Ma se Brini con quelle parole ha aggiunto una macchia al suo curriculum senza intaccare l’ottimo campionato della sua squadra la Salernitana deve approfittare di questo eccessivo nervosismo in casa sannita. E’ il momento di compattare tutto e tutti evitando tensioni e polemiche. Stop alla caccia alle streghe interne e si alla caccia agli stregoni. Avvitarsi sulla posizione di Menichini, sul modulo, sull’atteggiamento a questo punto della stagione è fuori luogo oltre che pericoloso.
La Salernitana deve continuare a fare il suo campionato e giocarsi le sue carte fino alla fine evitando nel contempo autogol o errori che possono favorire gli avversari. L’obiettivo comune deve essere la Serie B senza dimenticare che tra infortuni, squalifiche e rosa incompleta questo allenatore ha ottenuto 55 punti in 26 partite viaggiando ad una media di 2,11 punti a partita ha ottenuto 16 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte 37 gol fatti e soprattutto appena 20 subiti che ne fanno la miglior difesa del torneo.