I rappresentanti dell’organizzazione di produttori agricoli hanno presentato al prefetto un documento in cui si spiegano dettagliatamente tutte le gravi conseguenze che comporterebbe l’Imu agricola, così come le richieste delle organizzazioni professionali e di categoria. I sindacati di categoria chiedono al Governo «un prelievo fiscale equo e sostenibile per il rilancio dell’agricoltura, la salvaguardia del reddito degli agricoltori, la difesa dell’occupazione, il rinvio del pagamento dell’Imu 2014 e la revisione e ridefinizione dei criteri per il 2014 e 2015. Il costo dell’Imu sui terreni agricoli – spiegano – è un aggravio rispetto all’attuale imposizione con aumenti che vanno dal 50 ad oltre il 130%. Un terreno concesso in affitto ad un canone di circa 120-200 euro ad ettaro deve pagare dai 60 ai 130 euro di Imu. Un peso intollerabile che si ripercuoterà inevitabilmente sul reddito degli agricoltori e sulla produttività dell’intero settore».
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