Sulla partita con il Benevento: “Ho già detto che non sarà decisiva, ma molto importante. Bisognerà affrontare la partita nel modo giusto, il campionato è lungo, bisogna sbagliare il meno possibile. Iniziative per invogliare la tifoseria ad affollare gli spalti? Non credo ce ne sia bisogno, è già l’importanza della partita a farlo. Stiamo comunque ragionando con l’area marketing se ci sono margini per fare qualcosa”.
Mezzaroma parla di quanto accaduto all’esterno della tribuna venerdì sera dopo il pari con il Foggia e con un gruppo di tifosi che chiedeva k’esonero di Marco Mezzaroma: “Stiamo parlando di una squadra seconda in classifica, ampiamente in linea con gli obiettivi che si era proposta, non siamo mica in zona retrocessione – replica il presidente – Ho un grande timore: c’è una sorta di masochismo in noi salernitani, spesso ci facciamo del male da soli, cercando sempre di vedere cioò che non va. Ho chiesto a tifosi, staff, squadra e mezzi di comunicazione di rendersi conto dell’importanza dell’obiettivo: se cerchiamo sempre il pelo nell’uovo, non andremo mai avanti”.
Però c’è una serie di dati di fatto: non è la prima volta che si registra una sproporzione di rendimento tra il primo e il secondo tempo. “Atteggiamentoricorrente, è accaduto in più di una partita – conferma Mezzaroma – È come se la squadra avesse bisogno di una scossa per esprimere al meglio la sua carica tecnica e agonistica. Questa è un’impressione, un’opinione che vale come tante altre. Dovremmo avere sicuramente un approccio diverso alle gare: non che i ragazzi non s’impegnino, ma questo problema va analizzato”.
Sul sostegno a Lotito venerdì sera aggiunge: “Devo ringraziare i tifosi per gli striscioni e l’affetto dimostratogli, mi dispiace che Claudio sia venuto con 39 di febbre, non potendo ringraziarli come avrebbe voluto. Ma con la sua presenza ha dato ancora una volta dimostrazione di attaccamento – ha detto nel rush finale di trasmissione – Qualche potere forte ce l’ha con lui? Gli organi d’informazione fanno il loro dovere e hanno il diritto di criticare, ho imparato a leggere quello che c’è dietro oltre a quello che c’è scritto tra le righe. Mi piacerebbe, però, che sui giornali venissero indicati anche gli azionisti: faccio un esempio, dietro il gruppo Rizzoli-Rcs, ovvero Corriere Della Sera e Gazzetta dello Sport c’è la Juventus, attraverso la Fiat. Sono convinto della buona fede e dell’onestà dei giornali, ma sarebbe utile mettere al corrente dei lettori di chi sono i proprietari, così da fornire loro una diversa chiave di lettura”.