Cammarota fece seguire istanza “il 5 giugno 2014, richiedendo a tutti i soggetti istituzionali di istruire l’iter per la delocalizzazione attraverso un incontro preliminare con tutti i soggetti interessati, con la convocazione di commissioni congiunte e l’adozione di protocolli d’intesa, nell’esclusivo superiore interesse pubblico, sociale, ambientale”. “Nulla, però, fu fatto, a danno di tutti, dei cittadini, dei comitati, della proprietà, ingenerando polemiche e preoccupazioni quando invece è necessaria la massima chiarezza nell’interesse di tutti”, conclude Cammarota: “ora si convochi immediatamente la commissione ambiente e urbanistica del Comune di Salerno in sede congiunta con gli assessori e si affronti l’argomento nel prossimo consiglio comunale con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, e con tutte le carte sul tavolo, così come fu fatto lo scorso anno”.
Ecco il testo dell’istanza al Comune di Salerno:
Salerno, 22 Febbraio 2015
Egr. Sig. Sindaco di Salerno
Egr. Sig. Assessore Ambiente
Egr. Sig. Assessore Urbanistica
Egr. Sig. Presidente Commissione Urbanistica
Egr. Sig. Presidente Commissione Ambiente
Egr. Sig. Presidente Commissione Trasparenza
Oggetto : fonderie Pisano – istanza – interpellanza urgente
La vicenda Fonderie Pisano, le polemiche con le associazioni ambientaliste e i cittadini, i dati Arpac, la disponibilità dell’azienda impongono scelte ormai non più procrastinabili, e in particolare sulla necessità della delocalizzazione, che consentirebbe la costruzione di un nuovo impianto con tecniche modernissime di antinquinamento, con limitatissimo impatto ambientale, con ogni criterio di sicurezza. In data 6 Maggio 2014, quale Presidente della Commissione Provinciale “Terra dei Fuochi”, in seduta pubblica, e alla presenza dei comitati di cittadini e consumatori, della rappresentanza di Pisano Fonderie, degli assessori all’ambiente del Comune di Salerno e di Provincia, e di Arpac, proposi “di considerare l’area destinata al termovalorizzatore, qualora non venga più realizzato alla luce del mutato quadro giudiziario, normativo e istituzionale, a luogo di destinazione della delocalizzazione delle Fonderie atteso che l’area è già destinata urbanisticamente a risorsa ambientale con tutte le cautele del caso”.
Una proposta che fu “condivisa” e per cui fu mostrato “interesse” anche dalla proprietà, ancor più perché l’area individuata per la costruzione del termovalorizzatore è sufficientemente estesa per ospitare le Fonderie, che rimarrebbero a poca distanza dall’attuale sito, con grande vantaggio per i lavoratori. Con successiva istanza del 5 giugno 2014, quale consigliere della Provincia e del Comune di Salerno richiesi, a ciascuno per quanto di competenza, di procedere nel più breve tempo possibile ad istruire l’iter per la delocalizzazione delle Fonderie nell’area dell’ex termovalorizzatore, e in ogni caso per individuare un sito condiviso e possibile nel territorio della provincia; per l’effetto, attivando immediatamente le procedure opportune e necessarie, e quindi attraverso un incontro preliminare con tutti i soggetti interessati, ovvero con la convocazione di commissioni congiunte e l’adozione di protocolli d’intesa, nell’esclusivo superiore interesse pubblico, sociale, ambientale. Nulla, però, è stato fatto, ingenerando confusione, proteste, preoccupazioni. Di qui la presente motivata urgente istanza, per cui
CHIEDE
– che venga riferita ogni notizia sulla vicenda e trasmesso ogni atto riferibile;
– che vengano convocate le commissioni consiliari competenti per istruire la vicenda con la partecipazione di tutti i soggetti interessati;
– che venga convocato sul punto il Consiglio Comunale di Salerno;
– di conoscere, in ogni caso, e la presente anche quale formale interpellanza urgente, come l’amministrazione comunale intenda agire in riferimento alla vicenda.
Avv. Antonio Cammarota