“Ho sempre pensato, e continuo a pensare, che il Pd sia la nostra casa naturale, lo storico approdo delle diverse esperienze e culture del centrosinistra italiano. Ho difeso questa tesi anche quando il mio dissenso su alcune scelte compiute da Renzi era molto forte. Quel che non posso tollerare è vedere il mio partito trasformarsi geneticamente. Quel che non posso sopportare è l’ipocrisia, la doppia morale. Tutti, a Napoli e a Roma – aggiunge – sanno che le nostre prossime primarie saranno un grande revival di Forza Italia. Tutti vedono le fotografie riportate dai giornali. Tanti, navigando sulla rete, hanno “scoperto” fotografie imbarazzanti. Tanti sanno che le nostre prossime primarie saranno un replay peggiore di quelle svolte nel 2011. Tanti sanno che si va incontro a un disastro annunciato. Tanti – spiega – sanno che sotto gli occhi di tutti si stanno spendendo montagne di soldi. Tanti sanno che sotto i nostri occhi si definiscono accordi con interi settori del centrodestra, con i protagonisti della stagione cosentiniana. . Tutti, tanti, sanno ma nessuno interviene. Un clamoroso scaricabarile. Alla pochezza e alla miseria campana si somma una sconcertante irresponsabilità del Pd nazionale, che da mesi si ostina a lasciare incancrenire una situazione divenuta ormai insostenibile. Una cosa è sostenere l’autonomia del partito locale, altro è “girare la testa dall’altra parte”, continua.
“Io non posso né voglio tacere. Non posso accettare che il prossimo presidente della Regione Campania sia scelto con il voto determinante del centrodestra. Non posso accettare la perdita di autonomia politica del mio partito. Il forte legame che ho con il mio partito non può trasformarsi in un opportunistico e complice silenzio. Non posso piegare la mia libera coscienza alla ragion di Stato, alla vecchia e sbagliata formula secondo la quale i “panni sporchi si lavano in famiglia”. Ho sbagliato nel 2011, non ripeterò lo stesso errore oggi”, scrive Paolucci.
“Ai compagni, agli elettori, agli amici di una vita chiedo scusa per non essere riuscito con la mia iniziativa a evitare che il Pd campano si infilasse in un vicolo cieco. Riconfermo il mio più totale impegno per difendere le ragioni del nostro Sud che mi ha dato tanta fiducia e mi ha consentito di diventare parlamentare europeo”, conclude Paolucci nella sua lettera.
Insomma, stando a quanto dice Paolucci, Cozzolino, che fa rima con Cosentino, dovrebbe vincere le primarie
Perché non si dimette in toto e torna a casa, visto che non condivide questo momento politico che sta attraversando la Campania e l’ Italia???
Per non perdere la poltrona (e relativi benefits), l’On. PAOLUCCI adduce ragioni quali “difendere gli interessi del Sud”(???)
Sarebbe opportuno che l’On. PAOLUCCI spiegasse agli elettori (che gli hanno permesso di andare a Bruxelles), in questi anni quali sono state le iniziative a favore del Sud e quali benefici hanno prodotto per i cittadini italiani…
caro paolucci, non capisco per quale arcano motivo io, cittadino campano, non posso partecipare ad una competizione come quelle delle Primarie, evento fondante del PD che ha permesso, con tutti i limiti, di superare la logica deii soli nominati imposta dalle recenti leggi elettorali. Forse per motivi antropologici? Quello che è stato permesso alla citta di “Mafia Capitale”, alla Liguria (con 13 seggi annullati), alla Calabria non è possibile alla Campania? Il suo richiamo alle Primarie del 2011 è semplicemente ridicolo, non può non saperlo, basta studiare i numeri e le ragioni (inesistenti) di una archiviazione senza spiegazioni. Naturalmente è suo diritto lasciare il PD, tuttavia rimanere Deputato europeo è un pò meno elegante, ma forse è troppo chiederle un atto di coerenza. Con sincera simpatia. Nicola Ferrara
sarebbe il caso che l’On. Paolucci non parlasse con sottintesi e metafore, ma dicesse, denunciasse cosa sa veramente facendo nomi, portando prove di quanto sostiene per il bene della Campania tutta.
Vorrei che questi signori che giocano con la pelle di tanti cittadini, avessero bene in mente quale e’ il loro e ruolo che non deve essere il bene personale e interessi privati, ma il bene comune di un’intera regione.
Brava Rita! Grande Rita! Forza Rita! Lei si che potrebbe rappresentarci! Rita presidente! ahahah
Ma non fu Cosentino chedisse che i voti glieli aveva chiesti De Luca, e che questi non ha mai smentito pubblicamente il casalese?
Tenetela sotto osservazione (Rita). E’ preoccupante! procuratele uno sfogo, o un diversivo immediato mi raccomando perchè domani è venerdì e potrebbe essere tardi!
si tenga sotto osservazione lei e i suoi amici!