Vaccaro individua nei vertici locali del partito i responsabili della gestione del caso primarie: ”Una Segreteria Regionale incapace – osserva – ha condotto in un vicolo cieco un partito sordo ad ogni monito della società regionale. Le primarie per la scelta del competitore di Stefano Caldoro si celebreranno con un duello finale tra un amministratore condannato ed un impresentabile, come ci ha ricordato Roberto Saviano qualche mese fa. Due persone che conosco bene e dalle quali non comprerei una macchina usata, per dirla all’americana. Non so chi prevarrà, so però chi ha già perso: il Pd di Renzi ed il Pd delle persone che vogliono un cambiamento. Questo massacro di ogni e qualsiasi aspirazione al cambiamento nella nostra Regione non può trovarmi complice silente”.
Di qui la decisione di autosospendersi: ”Come sapete – ricorda – in questi lunghissimi mesi, avevo lavorato a proposte alternative, quella di Angelica Saggese che d’intesa con il livello nazionale ha ceduto il passo a Gennaro Migliore ed infine la possibilità di valorizzare la disponibilità di Gino Nicolais. Tre persone capaci e perbene. Ma per motivi che un giorno Renzi dovrà spiegare e che io, fin da oggi, riesco ad immaginare si è scelto di trascurare tutto ciò. Dopo troppi rinvii e tanti errori, domenica prossima ci sarà una lotta a colpi bassi tra due personaggi che hanno vissuto una vita intera solo ed esclusivamente di politica politicante, massacrando continuamente i principi ed i valori della convivenza civile. Personalità che non hanno mai offerto esempi cui ispirare i comportamenti delle nuove generazioni. E’ il momento di dire basta, è ora – sottolinea Vaccaro – di prendere un po’ di tempo per riflettere seriamente sul senso dell’impegno politico in questa regione ed in questo partito. Inizia una fase di riflessione lunga e libera che per serietà deve essere accompagnata da un’autosospensione dal Partito Democratico”.
“A giugno – spiega Vaccaro chiarendo i termini della sua decisione – in un incontro con gli amici ed alla luce di quanto sarà accaduto nei mesi che verranno, valuterò se ci saranno le condizioni per riprendere il mio impegno all’interno del Pd, il partito nuovo in cui ho tentato invano di affermare una possibilità diversa di costruzione della proposta politica. Nel recente passato il tempo mi ha dato ragione sulle mie prese di distanza ferme e radicali nei confronti di De Mita e di Bassolino. Con la fine di quei cicli credevo si potesse ricominciare subito a costruire invece è ancora il tempo di aspettare per il centro sinistra campano un futuro migliore”.
”Il tempo nuovo – conclude la sua lettera il deputato campano considerato vicino alle posizioni di Enrico Letta – arriverà con ogni probabilità dopo le regionali di Maggio, da allora in poi riprenderà un cammino unitario. Da oggi e sino ad allora, si combatterà una battaglia tattica nella quale sosterrò ogni valida alternativa. Di fronte alla miseria ed al rischio di tutto ciò che il Pd locale ha prodotto, io non ho dubbi; so con chi non posso stare. Il resto si vedrà! Alea Iacta Est”. L’autosospensione di Vaccaro fa seguito all’addio al Pd annunciato ieri dall’europarlamentare napoletano Massimo Paolucci, anche lui contrario allo svolgimento delle primarie.