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De Luca a Città della Scienza. Pronta la legge ammazza-Severino

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“Oggi pomeriggio ho avuto il piacere di partecipare all’evento “Grande festa della Ricostruzione” presso la Città della Scienza di Napoli. A due anni dall’incendio che distrusse lo Science Centre, quello di oggi sarà un momento di riflessione per voltare pagina e proporre un concreto processo di ricostruzione, affermando – allo stesso tempo – il valore della cultura e della partecipazione democratica. L’evento di oggi pomeriggio rappresenta una grande testimonianza di solidarietà a Città della Scienza e un primo impegno rispetto a un programma di riqualificazione di Bagnoli.

La splendida mostra fotografica “Messa a fuoco” di Antonio Biasiucci, Fabio Donato, Mimmo Jodice e Raffaela Mariniello non offre solo le immagini del disastro e dell’incendio, ma dà anche il senso della grande storia di Bagnoli e del respiro europeo della città di Napoli “. Lo scrive su facebook Vincenzo De Luca vincitore delle primarie di centrosinistra in Campania.

Intanto continua il dibattito dopo la vittoria di De Luca alle Primarie.  Nella copertina di Crozza “diMartedì” di La7 si è parlato del presidente Mattarella, di Mentana e di Renzi. Poi soffermandosi su De Luca si è chiesto «Ma il Pd non sapeva che era condannato?».

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Stesso interrogativo se l’è posto anche l’ex sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, che dopo la vittoria alle primarie e la candidatura a governatore per il centrosinistra di Vincenzo De Luca ha così manifestato il suo disappunto ai microfoni de Il Fatto Quotidiano «Proverei imbarazzo a votare un condannato. Non ho nulla contro De Luca, ma se c’è una legge deve essere rispettata. Se iniziamo a metterci al di sopra della legge, giudicando noi quale va rispettata e quale no, o quale va cambiata per fare comodo a me, la civiltà giuridica di una comunità va a farsi benedire».

Durissimo anche l’affondo di Marco Travaglio che sempre al Fatto ha dichiarato «Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha più processi che capelli in testa, con una collezione di imputazioni da guinness: uno finisce male con la condanna a un anno per abuso d’ufficio commesso da sindaco». Poi, dopo aver raccontato la vicenda del processo per il termovalorizzatore, Travaglio conclude «Ma un deputato suo fedelissimo, tal Fulvio Bonavitacola, ha già presentato una legge “ad Delucam” per togliere dalle cause di decadenza un reato a caso. Indovinate quale? L’abuso d’ufficio, of course».

Intanto il deputato salernitano del Pd Fulvio Bonavitacola  è l’autore della proposta di legge che elimina l’abuso d’ufficio dai reati che fanno scattare sospensione e decadenza. L’hanno ribattezzata «ammazzaseverino» e il fedelissimo di Vincenzo De Luca ne parla al Corriere del Mezzogiorno  senza imbarazzi: «A De Luca mi lega da quarant’anni un sodalizio politico e umano. Il dato delle primarie campane ci rende gioiosi e pieni di soddisfazione». È orgoglioso di firmare una legge ad De Lucam?
«È fuorviante, detta così. Si tratta di evitare una sanzione ingiusta che colpisce tanti amministratori per bene, che non meritano di subire una simile gogna. Risolvere il problema in Parlamento, invece di delegarlo alla Corte costituzionale, è una battaglia di civiltà giuridica. La farei per chiunque…».

Però non c’è fretta. Il Parlamento può approvare la sua legge anche dopo le Regionali, tanto «De Luca è candidabile, eleggibile, vincerà la sfida con Caldoro, verrà sospeso e reintegrato dal Tar, che solleverà il tema della incostituzionalità della Severino».

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