Il Comune di Salerno si ritiene danneggiato dalla condotta di alcuni suoi dirigenti e funzionari, al pari del Ministero dei beni Culturali per il comportamento dell’ex soprintendente Zampino e di altri dipendenti. Tra le parti civili ammesse anche Italia Nostra ed il Comitato No Crescent, poiché gli interessi soggettivi lesi sono preesistenti al fatto e perché la salvaguarda del paesaggio è nero su bianco nello statuto associativo, mentre è stato escluso il Ministero dell’Ambiente per l’interesse leso riguarda il paesaggio e non l’ambiente in senso stretto. Non ci sarà, invece, la Sviluppo Immobiliare Santa Teresa, che secondo i giudici non è stata danneggiata dalla demolizione dell’Hotel Jolly e della mancata ricostruzione di un edificio, ma avrebbe anzi potuto avvantaggiarsi dall’intera operazione edilizia del Crescent.
Fonte LIRATV