Quanti derby ci possono stare in un derby? A giudicare dalla vigilia di Salernitana-Benevento, tanti. Tanti quanti i motivi di interesse e gli spunti polemici, le bordate a distanza e le voglie di vendetta o rivalsa. Si comincia con una pagina di storia, storia recente quella scritta all’Arechi meno di un anno fa con la vittoria granata in rimonta 2 a 1. Si continua con le dichiarazioni pepate dell’ex allenatore Brini e di altri elementi della rosa giallorossa e con quelle più equilibrate di sponda granata. E poi il pubblico delle grandi occasioni che affollerà gli spalti dell’Arechi per vedere più da vicino quella serie B che può essere messa a fuoco in caso di vittoria. Ci sono poi i sentimenti contrastanti di tanti ex tra questi ne citiamo solo due: Gori da un lato e Mazzeo dall’altro ma l’elenco è lungo e non fa altro che aggiungere peperoncino per la ricetta ufficiale di ogni derby che si rispetti.
Salernitana-Benevento è tutto questo e tanto altro ancora con un successo che è già arrivato in anticipo: la carica dei 20 mila. Numeri da piazza superiore, invidiati in Lega Pro e Serie B e che fa arrossire parecchi club di massima serie. Numeri importanti, pesanti. Numeri che fanno la differenza e che dimostrano la fame di calcio che Salerno ha ritrovato dopo due fallimenti e tante delusioni. Si batterà ogni record da quando Lotito e Mezzaroma guidano il calcio salernitano. L’ultimo precedente era quello con il Lecce di due anni fa al debutto. In quella occasione si sfiorò quota 15 mila. Soglia già superata da giorni. Lotito e Mezzaroma conoscranno dal vivo una piccola parte delle potenzialità della piazza granata una piazza che chiede solo una cosa: ritornare in alto o per meglio dire ritornare dove merita di stare.