Scontro in aula sull’ammissione dei testi per il processo sul Crescent, che vede imputato l’ex sindaco De Luca e altre ventuno persone tra politici, tecnici e costruttori. Le difese si sono opposte, tra l’altro, alla deposizione del ministro Franceschini, chiesta da Italia Nostra, e a quella del costruttore Giovanni Citarella in relazione ai rapporti tra imprenditoria e politici locali, in particolare De Luca.
In merito al Ministro Franceschini ed alla sua testimonianza “sarebbe irrilevante – spiega il legale del Mibac – dal momento che il ministro non può essere a conoscenza dei fatti in quanto risulta in carica dal 22 febbraio 2014. Stessa cosa vale per l’ex ministro Bray in quanto in carica dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014”.
Anche sull’ammissione delle prove documentali e di testimonianza, il Tribunale si è riservato di decidere, rinviando il tutto al 16 aprile, consentendo ai legali anche di depositare delle memorie riepilogative.
Vincenzo De Luca sarà ascoltato nel processo. A chiederlo il pm Alfano che ha richiesto anche altre tre testimonianze oltre a quella di De Luca che dovrà chiarire la sua posizione.
Polemiche, invece, sulla eventuale ripresa tv del processo, chiesta da una emittente locale. Il pm Alfano si è detto contrario alla ripresa così come i legali di Vincenzo De Luca e quasi tutti i difensori degli imputati.
Comitato No Crescent e Italia Nostra, invece, si sono detti favorevoli, in quanto le “riprese servirebbero per informare la collettività”. Il presidente del secondo collegio della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, Vincenzo Siani (a latere Antonio Cantillo e Ennio Trivelli) ha deciso che comunicherà la possibilità o meno per la tv di riprendere il processo, solo nel corso della prossima udienza, fissata per il 16 aprile.
Questione centrale della mattinata: la lista delle testimonianze. Tutti i legali hanno chiesto che i propri assistiti vengano ascoltati dai giudici per fare chiarezza sulla vicenda nella quale sono coinvolti.
In merito alla posizione della difesa di De Luca, contraria alla ripresa tv del processo, l’avvocato Oreste Agosto, legale del Movimento No Crescent, ha detto: “Com’è possibile che un uomo, il quale ha basato tutto il suo potere su una tv dove predica da venti anni, tema queste riprese quando non ci sarebbe nulla da nascondere.
Sarebbe, anzi, un bene far capire ai cittadini come stanno le cose. Non si tratterebbe di una strumentalizzazione, ma solo della possibilità di portare a conoscenza della collettività i fatti”. Si tornerà in aula il 16 aprile; già in calendario le due successive udienze, il 30 aprile e il 19 maggio.