Il direttore de “Il Fatto Quotidiano” spiega: “Renzi sperava di farlo battere da un renziano convertito dell’ultima ora, Gennaro Migliore, che poi s’è ritirato anche perché non lo votavano neanche i parenti stretti; poi sperava che ci pensasse Cozzolino, che alle primarie per il Comune 3 anni fa aveva portato tanti di quei cinesi da farle annullare. Un bel messaggio agli elettori democratici: “Chi volete: Barabba o Barabba?”. Naturalmente ha vinto De Luca: per scalfire il suo sistema di potere non basterebbe tutta la Cina, e nemmeno tutta l’Asia. Ora il giglio magico renziano fa sapere che a Matteo “basta vincere”, non importa con chi. De Luca dice che la legge Severino è ingiusta: i parlamentari per decadere devono avere una condanna definitiva e sopra i 2 anni: per cacciare gli amministratori locali invece basta una condanna in I grado, anche a 1 anno”.
Travaglio però nella sua riflessione, quando ripercorre il percorso politico di De Luca e la sua esperienza sotto il Governo Letta quando era Vice Ministro il direttore de Il Fatto dice: “La Metropolitana stava a cuore soprattutto a De Luca più che ai salernitani”. Non è così. La metropolitana era ed è una infrastruttura di fondamentale importanza per la mobilità cittadina.
ECCO L’INTERVENTO DI TRAVAGLIO SU LA 7