«La legge – risponde il presidente – conserva intatte le ragioni che ne giustificarono l’approvazione. Ne sono così convinto che ho chiesto alla presidenza del Consiglio che anche l’autorità anticorruzione possa difendere la Severino nella discussione che sarà avviata dalla Corte costituzionale, che dovrà decidere su ricorso dei Tar». Ma non c’è proprio nulla da cambiare? Cantone osserva: «Difendo la Severino, ma sono convinto che qualcosa si debba cambiare. È una legge sacrosanta, ma con alcuni punti da modificare».
Fonte Il Mattino