Prendere coscienza di questo e di altri problemi legati alla condizione professionale delle iscritte all’Ordine, rappresenta il primo passo per individuare azioni capaci di garantire pari opportunità alle donne architetto e, più in generale, per contrastare ogni discriminazione basata su età, genere, orientamento sessuale, razza, etnia, religione e condizione sociale”. Ecco i dati diffusi nel corso di “Aequale, la professione al femminile”, un incontro–dibattito che si è tenuto presso la sede del Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma, e che i professionisti salernitani hanno seguito in diretta streaming, a partire dalle 9:30, dalla sede dell’Ordine di Salerno, in via Vicinanza 11: il 41% degli architetti italiani sono donne; il 59% sono uomini; fino a 40 anni c’è una tendenza opposta, che si ribalta dopo i 40 e soprattutto dopo i 65. Le donne si occupano di Paesaggistica e Conservazione, gli uomini di Architettura e Pianificazione. Dal 2008 al 2013 la differenza tra iscritti uomini e donne diminuisce sempre. La professione si sta femminilizzando sempre di più.
Il Progetto Aequale rappresenta il primo strumento ordinistico nazionale per la sensibilizzazione ai contenuti sulle Pari Opportunità. Aequale è anche un canale di trasmissione “orizzontale” per veicolare le attività promosse dagli Ordini provinciali, dalle Istituzioni governative e di categoria, dagli iscritti fino al mondo della cultura e dell’informazione. L’obiettivo è innalzare il livello di consapevolezza su tematiche ritenute, da questo Consiglio Nazionale, di interesse per i professionisti e, allo stesso tempo, di divulgare informazioni dettagliate sull’attuale normativa e sulle tematiche del lavoro utili per il superamento di ostacoli che rendono difficoltoso lo svolgimento della professione per alcune categorie di iscritti, a partire dai giovani e dalle professioniste.
Il dibattito è stato moderato dalla giornalista del Gr3 Diana Alessandrini e introdotto dal presidente del Consiglio nazionale Leopoldo Freyrie e da una relazione della consigliera nazionale Lisa Borinato. A seguire, l’intervento di Lia Polizzotti, storica del cinema e socia fondatrice di Art Doc Festival, che introdurrà il video racconto “Libere di progettare: racconti di architettura al femminile”.
Di seguito un talk su quattro argomenti: “Crediti di Garanzia: quali opportunità per i liberi professionisti” (Monica Parrella – Consigliera Dipartimento Pari Opportunità PCM); “Politiche europee per l’imprenditoria femminile (Francesca Billi – Project manager Euradia Italia); “Il coworking con spazio baby: nuove possibili soluzioni al problema della Conciliazione” (Serena Baldari– Comunicazione e Relazioni esterne L’Alveare); “Il volto femminile del Padiglione Italia ad Expo 2015” (Susanna Tradati – Partner associato di Nemesi & Partners). Nella sessione pomeridiana, dopo gli interventi di Antonio Mura del Cresme, su “Gender Pay Gap – una realtà da affrontare” e dell’architetto Enrica Caire dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza degli Ordini, saranno presentati i progetti delle commissioni Pari Opportunità degli Ordini e delle associazioni.
Infine, è stato proiettato il documentario “From a pratical point of view”, l’appassionante storia della prima donna architetto olandese e di come, attraverso l’architettura, abbia cercato di cambiare il ruolo della donna nella società. Regia di Wilma Kuijvenhoven e Magda Augusteijn, Olanda, 2013, durata 50’. E’ intervenuta Benedetta Nervi – storica dell’arte – socia fondatrice di Art Doc Festival.
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