Oggi ha potuto vedere per la prima volta la sua bambina e con lei il marito Antonio. Hanno pianto a dirotto quando l’infermiera ha messo nelle loro mani la piccola Vittoria, riferisce l’ufficio stampa. “La loro non è una storia di tutti i giorni, nella mia professione di ostetrico che si protrae da 30 anni è la prima volta che assisto al parto di una donna tetraplegica dall’età di due anni”, è la testimonianza del dr. Giorgio Epicoco, responsabile della struttura di Ostetricia del S.Maria della Misericordia. “Da quello che ci risulta – spiega – in letteratura non sono riportati casi con lesioni così precoci. La gravidanza è stata fortemente a rischio, ma la volontà della giovane mamma è stata più forte della sua disabilità”.
Francesca conobbe Antonio a 18 anni e pochi giorni dopo si fidanzarono. “Stiamo vivendo come in una favola”, ha raccontato il marito. Francesca prima di partorire è stata ricoverata per oltre due mesi nella struttura dell’Unità spinale, diretta dalla dottoressa Reneè Mashke, che ora dice: “In tanti anni di attività assistenziale mai mi era capitato di seguire una paziente incinta con una disabilità cosi grave e così precoce. E’ stata una sfida per tutti gli operatori, e quando abbiamo saputo della nascita di Vittoria, abbiamo festeggiato. La consideriamo il frutto del nostro impegno, della volontà di aiutare una coppia a diventare genitori”.
La bambina verrà dimessa ragionevolmente – fanno sapere i medici – fra un mese circa, quando il suo peso avrà superato i 2.500 grammi. Da credenti e devoti di S.Gennaro, i due coniugi, che due anni fa si sono trasferiti da Salerno a Napoli, avevano chiesto la grazia al santo. “Il nostro desiderio lo abbiamo messo anche per iscritto – raccontano – in maniera semplice: ‘S.Gennaro facci diventare genitori”. Fra un paio di giorni Antonio dovrà tornare al lavoro di sempre, commesso in un supermercato.