Il bilancio della tappa salernitana del convoglio ambientalista è stata illustrata questa mattina nel corso del dibattito “L’agricoltura che vogliamo, nuove conoscenze e vecchi saperi” durante il quale è stato presentato anche il libro “I semi di mille rivoluzioni” di Lucio Cavazzoni”, presidente del Gruppo Alce Nero. Oltre l’autore erano presenti Gerlando Iorio, presidente Commissione Straordinaria Comune di Battipaglia; Rossella Muroni, direttrice generale Legambiente onlus; Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania e Valerio Calabrese, responsabile Agricoltura di Legambiente Campania.
“Il Treno Verde lunedì mattina lascia Battipaglia dopo tre giorni intensi per proseguire il suo viaggio tra i territori, le loro eccellenze e il ruolo che sono chiamati a svolgere in ambito internazionale anche in vista di Expo Milano 2015 – dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente -. L’agricoltura può e deve giocare un ruolo chiave nella lotta al consumo di suolo, nella mitigazione degli effetti ai cambiamenti climatici, nel rilancio dell’economia del Paese, nello sviluppo di un’economia verde creando nuova occupazione. Un’agricoltura che merita di essere favorita attraverso una politica ad hoc che riesca a cogliere la domanda di cambiamento che i cittadini e le aziende agricole più innovative chiedono. È il caso di molti produttori e ambasciatori del territorio che abbiamo portato in questi giorni a bordo del Treno Verde. La Regione Campania su questo fronte ci sembra però ancora indietro in particolare per quanto riguarda la preparazione all’importante evento di Expo, che potrebbe invece rappresentare un volano fondamentale per l’economia di questo territorio, sia dal punto di vista agricolo che turistico”.
“In questi tre giorni abbiamo dimostrato che un’agricoltura diversa è possibile, anche in contesti come quello della Piana del Sele dove per anni si è pensato soltanto a produrre in maniera intensiva, senza valutare gli impatti sul territorio di questo tipo di agricoltura ormai superata – aggiunge Valerio Calabrese, responsabile Agricoltura di Legambiente Campania. Una nuova agricoltura è già all’opera da tempo, produttori attenti ai processi naturali e alla complessità e specificità locale, capaci di innovare, sperimentando nuove tecnologie e anche attingendo agli antichi saperi della cultura rurale. E’ questa l’agricoltura che può destare impegno professionale e passione nei giovani, riportandoli a questo antico mestiere. Ma la nuova agricoltura richiede professionalità e cultura adeguata all’altezza delle sfide: qualità che si possono sviluppare solo là dove c’è rispetto delle regole, dei diritti del lavoro, capacità di accogliere la presenza sul nostro territorio di lavoratori stranieri come un’opportunità di civiltà e di crescita, rigettando qualunque infiltrazione dell’illegalità e delle forme di sfruttamento schiavistico. Su questo dobbiamo lavorare e concentrare la nostra azione nei prossimi anni”.
Coltiviamo la rete. A bordo del Treno Verde, durante la tappa di Battipaglia, è stato inoltre presentato il progetto “Coltiviamo la rete 2”, una iniziativa di rete tra i Circoli della Legambiente delle regioni del sud sostenuto daFondazione con il sud. L’obiettivo principale del progetto è far conoscere le numerose attività che i Circoli della Legambiente mettono in atto sul grande tema dell’agricoltura. Questo percorso vuole creare uno scambio di informazioni tra i partecipanti in modo da accrescere la conoscenza reciproca all’interno della Legambiente e non solo, rafforzando la presenza sui territori. Queste conoscenza vengono poi “messe in circolo” attraverso eventi e spazi di condivisione sul web. Partendo dalla lotta allo spreco di cibo il progetto opera su più fonti: favorire un radicale cambiamento degli stili di vita dei consumatori, educandoli ad una alimentazione sana, corretta e nel rispetto dell’ambiente e di chi produce cibo, incentivare i Gruppi d’acquisto soldali (Gas) attraverso scelte di consumo consapevoli volte a favorire le produzioni locali di qualità (filiera corta), individuare spazi urbani da adibire a orti sociali, per promuovere la coltivazione biologica, contro il degrado urbano e la cementificazione selvaggia.
Oltre alla rete dei Circoli composta dalla Federazione Nazionale Legambiente Volontariato, capofila del progetto, sono partner del progetto il Circolo Legambiente Andria “Thomas Sankara” con la riqualificazione urbana del Giardino Mediterraneo, il Circolo Legambiente Cagliari “Il Grillo” con il progetto “Orti dei nonni e dei bambini”, il Circolo Legambiente Ragusa “Il Carrubo” con “NonScado” (campagna Legambiente volta alla riduzione della produzione di rifiuti alimentari), il Circolo Legambiente Potenza “Ken Saro Wiwa” con il Gruppo di acquisto ecologico GAE (Gas, filiera corta, consumo critico), Circolo Legambiente Sila con l’iniziativa “I Giardini di flora” (agricoltura sociale su terreni confiscati alla mafia) e il Circolo Legambiente Battipaglia “Vento in Faccia” che grazie al Museo della dieta mediterranea di Pioppi concentrerà la sua attenzione sul tema della sicurezza e dell’educazione ambientale.