La scadenza dell’ultimatum è dunque prevista per venerdì 13 marzo. Se non dovessero svolgersi le elezioni non è escluso il commissariamento dell’associazione salernitana con l’invio da Ance Nazionale di un commissario.
LA REPLICA DI ANCE SALERNO. L’Assemblea di ANCE Salerno si è svolta nello scorso mese di ottobre, con la presenza di funzionari romani che ne hanno accertato e verbalizzato la piena, assoluta, incontestata regolarità. Le decisioni assunte in quella sede sono pertanto pienamente valide, efficaci e vincolanti; gli organi statutari, eletti in quella sede, sono e restano nella pienezza delle proprie funzioni e non v’è ragione alcuna per compulsare nuovamente la base associativa in merito a decisioni e scelte già legittimanente adottate.
Il Consiglio Direttivo di ANCE Salerno respinge pertanto la richiesta romana – priva di qualsiasi fondamento logico e giuridico – di procedere alla convocazione di una nuova assemblea e ribadisce la ferma intenzione di contestare in ogni sede le decisioni sin qui assunte da tre probiviri romani, che ledono gravemente le prerogative e l’immagine della territoriale salernitana.
Sconcerta che – pur in presenza di documentate e articolate contestazioni e di un procedimento penale pendente – si perseveri sulla strada dell’imposizione di regole e norme mai adottate dalla territoriale salernitana (e dalla quasi totalità delle territoriali ANCE), e di pronunce assolutamente abnormi e prive di ogni effetto giuridico.