In particolare la V Sezione del Consiglio di Stato ha evidenziato che “le deduzioni a base del presente appello non si presentano, almeno prima facie, sorrette dal necessario fumus boni iuris”.
Il Consiglio di Stato ha infine condannato la Provincia di Salerno al pagamento delle spese di giudizio.
“Accogliamo con soddisfazione –dichiara il presidente del Consorzio Asi, avv. Gianluigi Cassandra- questa terza pronuncia dei giudici amministrativi. Vediamo così confermate pienamente validità e legittimità del nostro operato e, al contrario, lo scarso rispetto delle regole della correttezza istituzionale da parte di chi, con protervia, sembra confondere l’interesse delle istituzioni con quello di parte.
Dalla Provincia ci aspettiamo non sterili ed onerosi ricorsi giurisdizionali, ma che inizi a lavorare ed a coadiuvare chi come noi sta cercando di trasformare un Ente che, negli ultimi vent’anni, si è mosso nel territorio come un pachiderma, anziché essere promotore dello sviluppo imprenditoriale.
In quest’ottica chiediamo alla Provincia di recedere dal suo atteggiamento ostruzionistico, basato su vecchie logiche formali e burocratiche, in merito a quei progetti e programmi in corso d’esame, strumenti attesi con ansia dalle imprese che operano nel nostro territorio.
Mi riferisco in particolar modo all’esame della variante al Ptcp, la cui approvazione definitiva in conferenza di servizi è stata oggetto di ben tre rinvii.
Inoltre ci aspettiamo un importante contributo per aiutarci a realizzare gli interventi a servizio delle imprese nell’area del Cratere, i cui progetti sono stati redatti a cura del Consorzio Asi, nell’ambito del contratto d’area”.
Cassandra vai a lavorare……………
mi sembra che forse è vero il contrario, cioè sto Cassandra lavora e quelli di prima no e vogliono continuare a non farlo….