Più volte Rotunno ha ribadito che l’impiego di questi farmaci dovrebbe essere limitato al dosaggio minimo efficace e al più breve tempo possibile, a causa degli effetti collaterali a livello cardiovascolare, epatico, renale e gastrointestinale che un utilizzo cronico può comportare.
L’iniziativa pionieristica ha fatto di Roccadaspide il primo ospedale italiano a dare attuazione alla disposizione dell’AIFA: solo successivamente il progetto, sulla scia di quanto realizzato a Roccadaspide, è stato adottato in molte regioni, e, a conferma della bontà dell’iniziativa, – l’agenzia nazionale per i servizi sanitari – ha confermato che il reparto di cardiologia dell’ospedale offre eccellenti prestazioni, classificandosi al primo posto in Campania per le strutture pubbliche per il trattamento delle malattie del cuore. Ora anche la regione Marche ha adottato il progetto, attribuendo alla regione Campania la paternità dello stesso.
“Con questo progetto – ricorda il dottore Rotunno – si intende sensibilizzare i medici sulla necessità di una maggiore appropriatezza terapeutica. E’ fondamentale pertanto che medici ospedalieri e medici generali collaborino, in un territorio in cui l’invecchiamento della popolazione ha fatto aumentare i pazienti con malattia cardiovascolare, per i quali le conseguenze di un uso improprio di farmaci può essere controindicato”.
“L’adesione della regione Marche al progetto nato nel nostro ospedale – commenta il sindaco Girolamo Auricchio – dimostra ancora una volta che il nostro presidio ospedaliero rappresenta un’eccellenza e un esempio da seguire in tutta Italia. Ringrazio il dottor Rotunno per l’impegno che profonde ogni giorno per portare alto il nome del nostro ospedale”.
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