Donne condannate a condividere e subire la stessa tortura inumana e degradante, però conquistato finalmente il diritto ad avere una specialista in ginecologia, una volta al mese per le visite periodiche alle ristrette nell’infermeria della Casa Circondariale
“Vittoria dell’intera Comunità Penitenziaria, nonostante il sovraffollamento, la mancanza dei riscaldamenti e dell’acqua calda, il vitto scarsissimo e inadeguato, i livelli essenziali di assistenza sanitaria spesso non garantiti e la cronica inadeguatezza dei magistrati di sorveglianza nel ruolo di responsabili dell’esecuzione penale. La speranza della lotta nonviolenta, il digiuno di dialogo rivolto al sordo e insensibile direttore Squillante, ha trovato però la disponibilità di un medico, di una donna, con il suo rendersi volontariamente disponibile, così da rispondere pienamente al giuramento ippocratico e garantire i L.E.A. alle donne di Fuorni. Grazie, grazie, mille volte grazie!” Lo dichiara Donato Salzano in una nota
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